Un esame approfondito che viene eseguito ad esempio, in uno stabile. Suddetto esame, serve ad individuarne i vari consumi energetici all’interno.
Lo scopo di quest’analisi è quello di poter migliorare il rendimento energetico di individuare i punti critici al fine di consentire un servizio migliore e di suscitare risparmio economico.
Lo scopo di quest’analisi è quello di poter migliorare il rendimento energetico di individuare i punti critici al fine di consentire un servizio migliore e di suscitare risparmio economico.
La sua importanza
Per qualsiasi grande azienda, questo esame è la prima cosa da fare, per valutare il rendimento dell’energia ma soprattutto perché un mal funzionamento indurrebbe l’azienda ad uno spreco energetico non indifferente, oltre a diventare addirittura illegale.
Questo controllo assolutamente indispensabile, viene utilizzato in determinati casi, ad esempio in un’azienda considerata “energivora” .
L’utilizzo energetico non viene calcolato in base al numero di dipendenti o alla grandezza dello stabile, bensì a seconda del fatturato annuo che esso presenta, infatti se questo supera i 50 Milioni di euro, l’analisi audit energetico, diventa automaticamente obbligatoria.
Se da tale esame si dovessero verificare requisiti non soddisfacenti, l’azienda potrebbe andare incontro a sanzioni particolarmente alte, ovvero cifre che si aggirano intorno a 40,000 euro.
I dati nero su bianco esaminati dall’ audit energetico, danno infatti la possibilità non solo di fare dei controlli in modo approfondito, ma anche di considerare in alcune aree predisposte, ad esempio l’installazione di fotovoltaici e comunque di confrontare sul mercato le ampie tecnologie predisposte al risparmio.
Questo controllo assolutamente indispensabile, viene utilizzato in determinati casi, ad esempio in un’azienda considerata “energivora” .
L’utilizzo energetico non viene calcolato in base al numero di dipendenti o alla grandezza dello stabile, bensì a seconda del fatturato annuo che esso presenta, infatti se questo supera i 50 Milioni di euro, l’analisi audit energetico, diventa automaticamente obbligatoria.
Se da tale esame si dovessero verificare requisiti non soddisfacenti, l’azienda potrebbe andare incontro a sanzioni particolarmente alte, ovvero cifre che si aggirano intorno a 40,000 euro.
I dati nero su bianco esaminati dall’ audit energetico, danno infatti la possibilità non solo di fare dei controlli in modo approfondito, ma anche di considerare in alcune aree predisposte, ad esempio l’installazione di fotovoltaici e comunque di confrontare sul mercato le ampie tecnologie predisposte al risparmio.
Come viene eseguito l’esame
L’audit viene effettuato da imprese che vantano esperienza in servizi energetici. L’esame comporta innanzitutto un’ispezione dell’azienda interessata, che permette di raccogliere tutti i dati necessari, quindi un indagine sui vari flussi energetici.
Grazie a questi dati viene determinata la possibilità di cambiamenti favorevoli e infine una relazione descritta potrà proporre alcuni interventi se necessari: apportando alcune modifiche.
Perfezionando il controllo degli impianti e modificando quelli presenti.
Valutando eventuali dispersioni dagli impianti stessi.
E facendo semplice manutenzione laddove è possibile, senza dover stravolgere con cambiamenti drastici.
E’ fondamentale sapere, che l’audit energetico è diventato obbligatorio dalla fine del 2015. Le aziende che hanno effettuato l’analisi prima di questa data, devono ripetere obbligatoriamente il controllo alla scadenza, una volta ogni quattro anni.
Grazie a questi dati viene determinata la possibilità di cambiamenti favorevoli e infine una relazione descritta potrà proporre alcuni interventi se necessari: apportando alcune modifiche.
Perfezionando il controllo degli impianti e modificando quelli presenti.
Valutando eventuali dispersioni dagli impianti stessi.
E facendo semplice manutenzione laddove è possibile, senza dover stravolgere con cambiamenti drastici.
E’ fondamentale sapere, che l’audit energetico è diventato obbligatorio dalla fine del 2015. Le aziende che hanno effettuato l’analisi prima di questa data, devono ripetere obbligatoriamente il controllo alla scadenza, una volta ogni quattro anni.