Sant’Angelo romano: un ridente e virtuoso comune della cintura metropolitana di Roma. Lo conoscevate? Distante solo 23 km dalla Capitale dello Stivale, da esso la si raggiunge con facilità ma, nei momenti in cui Roma è “troppa”, si può anche fuggire da lei, lontano da lei, velocemente – e trovare asilo, proprio, a S. Angelo. Che meraviglia! Come tutti i paesi, ha molti aspetti positivi ed alcuni negativi; questa pero’ sembra più una frase da tema di seconda media, scusate.
L’aria è buona, il traffico limitato e l’altitudine a cui si situa (400 metri sul livello del mare) garantisce estati non troppo afose e inverni freschetti. La vita, quindi, scorre serena e rilassata tra le vie dell’ameno borgo, fino a quando l’ecatombe piomba sullo stupito abitante che, al ritorno da una giornata di lavoro, magari proprio nella metropoli, si siede sul divano già pregustando un paio d’ore di relax televisivo ma… viene accolto da immagini sconnesse, interrotte, che non permettono di vedere nulla. Il timore numero uno dell’abitante medio diviene realtà: l’antenna della TV ha un problema, o magari due. E nessuno in famiglia ha la minima idea di come funzioni quello strano, misterioso oggetto posto sul tetto.
A questo punto urge trovare soluzioni rapide ed efficaci, che ripristinino l’ordine famigliare: la possibilità di guardare la TV, ascoltare la TV durante le faccende domestiche, dormire davanti alla TV e, comunque, avere a disposizione la TV. Chiamare un antennista non è più una vana speranza: cliccate sul link, adesso, e saprete come fare. Un tempo non lontano in ogni paese c’era almeno un tecnico che, chiamato d’urgenza, si prestava volentieri a salire sul tetto e risolvere in modo più o meno duraturo il problema dell’amata antenna. Oggi, per, quei bei tempi sembrano lontani. In paese ci sono molti anziani che sanno fare mille cose ma si intendono pochissimo di antenne e pochi giovani che lavorano nella città e svolgono misteriosi lavori legati a schermi e computer ma, richiesti di un aiuto per rianimare la TV, cadono nello sconforto più nero, consapevoli di non essere affatto all’altezza della situazione e delle attese che in loro ripongono padri, zii e nonni. Ecco, allora, che il gioco si fa duro… e i duri iniziano a giocare. E i duri sono i giovani del paese che si attaccano ad Internet e iniziano febbrilmente a cercare nomi, indirizzi e-mail, siti web. Gli anziani attendono fiduciosi, in attesa di un qualcosa che non sappiamo dire quando e se avverà. Ma avverrà!
E fanno bene ad avere fiducia perché ben presto la soluzione è trovata: uno dei giovani, di ritorno dalla città ed ancora in giacca, cravatta e scarpe lucide, sfodera dalla tasca del completo un portatile di ultima generazione e digita con fare sicuro pochi caratteri. Ben presto un sorriso abbellisce il suo volto e la giovane speranza del paese afferma trionfante: “ok, è tutto a posto. Mo’ arriva.” Ed è tutto vero; non c’è finzione nella sua affermazione: nel giro di un’ora un camioncino parcheggia proprio davanti all’abitazione intristita dalla dipartita dell’antenna e ne scende un quarantacinque- cinquantenne in salopette azzurra che, dopo una stretta di mano con chi l’ha chiamato, estrae dal cassone un o scaleo allungabile e sale con leggiadria sul tetto. In poco più di venti minuti, trascorsi dalla popolazione in trepida attesa, scende trionfante con un filo elettrico evidentemente deteriorato che, con le sue abili e veloci mani, ha individuato e sostituito senza timore. Dall’abitazione sottostante si alzano grida di giubilo perché sì, è vero: la TV funziona di nuovo! E’ vero: oggi abbiamo a disposizione portali davvero funzionali, in cui numerosi tecnici si rendono disponibili per trovare velocemente soluzione ai nostri problemi, dovunque abitiamo. Ah, è veramente una buona notizia!