In Sud Corea, dove lo scenario politico e lavorativo è solitamente caratterizzato da lunghi orari di lavoro, la proposta di aumentare la settimana lavorativa da 40 a 69 ore ha scatenato un vivace movimento di protesta. La proposta di legge recentemente avanzata dal governo, che nelle intenzioni dovrebbe incentivare le attività economiche, sta suscitando allarmi in tutta la nazione e il dibattito sul lavoro si sta facendo sempre più acceso.
Settimana lavorativa di 69 ore: una controversa proposta di legge in Corea del Sud
Paragrafo 1:
-
- Un recente disegno di legge in Corea del Sud propone una settimana lavorativa di 69 ore. Secondo il governo sudcoreano, tale misura potrebbe contribuire a rivitalizzare l’economia e migliorare la produttività. La bozza di legge prevede la possibilità di prolungare la settimana lavorativa fino a 12 ore al giorno con lavoro obbligatorio il sabato, giorno a cui è destinato il riposo settimanale. Una delle grandi preoccupazioni riguarda la salute dei lavoratori, che dovrebbero sopportare l’intensificazione del loro orario lavorativo senza compensi salariali aggiuntivi. Così come è stato, la pausa pranzo è una delle misure adottate per ridurre lo sfinimento dei lavoratori, passata da un’ora a mezz’ora.
Paragrafo 2:
- Le organizzazioni dei lavoratori e i sindacati hanno espresso le loro preoccupazioni. Essi ritengono che la misura coprirebbe una piccola parte della popolazione lavorativa, sostenendo i ricchi e penalizzando i lavoratori a basso reddito. Inoltre, temono anche che il mancato controllo si tradurrebbe in abusi da parte dei datori di lavoro. La legge, tuttavia, è fortemente contraria, e alcuni paesi occidentali, come gli Stati Uniti, hanno espresso la loro preoccupazione. Ma fino a quando la legge non verrà definitivamente approvata non sapremo se la settimana lavorativa sudcoreana diventerà una realtà o una misura passata di moda.
Proteste spuntano in tutta l’area: lavoratori esterrefatti dalla proposta
Il segno di protesta delle comunità circostanti sta aumentando in tutta l’area, in risposta alle proposte degli organizzatori interessati. I lavoratori, sostenitori, agricoltori e abitanti delle comunità in mezzo alle quali verrebbe gestita l’attività commerciale di quest’ultima, sono rimasti esterrefatti e preoccupati dalle stesse proposte.
I seguenti sono tra i principali motivi di preoccupazione espressi attraverso la protesta:
- Paura di una possibile contaminazione ambientale
- Preoccupazioni legate alla segnalazione del traffico e alla congestione del traffico
- Paucità di posti di lavoro disponibili
- Uso illegittimo di fondi pubblici per le pratiche di produzione
Gli abitanti risiedenti nell’area hanno avuto l’opportunità di alzare la voce contro questa proposta aiutando a veicolare le loro preoccupazioni attraverso i mezzi di trasporto di proprietà della comunità. Le proteste sono state esposte in tutta l’area con manifesti, spettacoli e marce su strada.
Associazioni dei lavoratori: “Superare le ore di lavoro non è la soluzione”
Mantenere l’orario lavorativo previsto è stato un tema discusso su vasta scala tra la comunità del lavoro, sia aziende che lavoratori. La discussione rimane divisa, in quanto entrambe le parti sentono che ci siano vantaggi e svantaggi associati all’estensione o alla riduzione dell’orario lavorativo. Mentre le aziende aspirano a più ore per aumentare la produttività, i lavoratori non si sentono necessariamente rinforzati da ulteriori ore di lavoro.
Le associazioni dei lavoratori sono convinte che la soluzione non stia nell’aumentare l’orario lavorativo, ma piuttosto nell’ottimizzare come vengono impiegate le ore presenti. Gli obiettivi più volte ricercati sono:
- Aumentare la qualità del lavoro: concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità, l’attenzione può essere migliorata.
- Cambiare la struttura del lavoro: La distribuzione del lavoro in base all’orario può consentire un maggiore reclutamento di persone con diverse capacità e personalità, fornendo così un ambiente in cui tutti possano prosperare.
- Aumentare la produttività: le modifiche apportate all’orario lavorativo possono aiutare i lavoratori a prestare maggiore attenzione, ad essere più motivati e migliorare la produttività.
Superare le ore di lavoro non è quindi la soluzione, ma piuttosto l’ottimizzare la struttura oraria stessa.
I sostenitori della proposta: vantaggi economici per i cittadini coreani
I sostenitori della proposta prevedono vantaggi economici per i cittadini coreani. In primo luogo, l’adesione alla proposta significherebbe meno tasse per i cittadini. Essendo unaccordo su larga scala, i sostenitori prevedono che le entrate fiscali totali della Corea aumentino significativamente e i cittadini ne trarranno beneficio.
In secondo luogo, la proposta comporterebbe una maggiore libertà commerciale. I cittadini coreani godrebbero di maggiori opportunità di investire e fare affari nella loro economia. Ciò significa che i lavoratori coreani potrebbero trarre beneficio da aumenti di stipendio e da maggiori opportunità di lavoro nel settore della produzione e del commercio.
- Meno tasse: Le entrate fiscali totali aumenteranno significativamente
- Maggiore libertà commerciale: Opportunità di investimento e di business per i lavoratori coreani
Questa proposta di aumentare la settimana lavorativa in Sud Corea ha avuto andamenti alterni. Mentre il governo ha espresso la sua posizione favorendo l’aumento delle ore lavorative, le proteste dei cittadini e delle organizzazioni dei lavoratori sono rimaste inascoltate. La questione resta aperta e non si sa ancora cosa accadrà. Restiamo in attesa per ulteriori aggiornamenti in merito.