Il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente cinese Xi Jinping hanno chiesto nei giorni scorsi un cessate il fuoco immediato “al più presto” tra le forze ucraine e i separatisti filo-russi nell’est della nazione. La situazione nel conflitto del Donbass, che ormai dura da sette anni, inizia ad essere sempre più tesa, con gli scontri che verticalmente mettono a rischio l’incolumità di tutti gli abitanti delle zone interessate. Macron e Xi hanno fatto quindi un appello alla massima urgenza, nella speranza di poter giungere il prima possibile a una soluzione di pace.
1. Ucraina, Xi e Macron: “Cessate il fuoco al più presto”
Il presidente ucraino Zelensky, durante una telefonata con il Presidente francese Macron, e con l’intervento del presidente cinese Xi Jinping, ha invocato un immediato cessate il fuoco tra Russia e Ucraina.
Motivazioni
- Ricercare una soluzione diplomatica a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina, che si protrae da diversi anni.
- Liberare le persone che si trovano in zone di guerra, riportando la pace e la sicurezza.
Cosa ha detto Zelensky?
- Chiedere agli Stati Uniti, ma anche alla cosiddetta “Normandia Format” — Francia, Germania, Ucraina e Russia — di accertarsi che non si verifichino nuove operazioni militari volte ad aumentare la tensione.
- Garantire la sicurezza delle popolazioni che vivono nelle regioni interessate dalle dispute armate.
2. Il Messaggio di Pace Urgente del Capo della Nato
Il 30 novembre 2020 il Generale Jens Stoltenberg, Capo della Nato, ha fatto un appello urgente per un maggiore impegno dei paesi membri nella promozione della pace e della stabilità a livello mondiale. Nell’appello, Stoltenberg ha messo l’accento sui seguenti punti:
- Rafforzare gli sforzi congiunti per affrontare le crisi regionali, come la guerra in Siria e la situazione latente nell’Est Europa
- Fornire un aiuto umanitario ai paesi colpiti da conflitti, carestie e catastrofi
- Cooperare con le altre organizzazioni internazionali, come l’Unione Europea e l’ONU, per promuovere la pace e la stabilità
Stoltenberg ha sottolineato che la Nato ha contribuito in modo significativo a garantire la pace globale facendo rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite e aumentando la sua presenza nei Balcani, nella ex Jugoslavia e in Afghanistan. Allo stesso tempo, ha ricordato che la minaccia della guerra nucleare rimane ancora un problema serio in questa parte del mondo, e pertanto c’è un urgente bisogno di una più stretta collaborazione da parte dei paesi membri per porre fine a tale minaccia. Un impegno congiunto, completo ed energico a di tale fine, ha concluso Stoltenberg, è di fondamentale importanza per promuovere una pace duratura e promettente nel mondo.
3. La crisi Ucraina sotto l’occhio attento della Comunità Internazionale
La crisi in Ucraina è diventata un problema di grande preoccupazione per la comunità internazionale. La reazione di molti governi all agitazione scatenata dagli eventi di Kiev si è intensificata quando la Crimea è stata annessa alla Russia.
In risposta alla situazione, la comunità internazionale ha preso provvedimenti a diverse scale. La reazione più evidente è stata un’altrettanto evidente sanzione imposta sulla Russia. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno unilaterale imposto le seguenti sanzioni:
- Divieto di viaggio
- Espulsioni diplomatiche
- Sanzioni monetarie e economiche
Inoltre, l’Unione Europea ha tenuto dibattiti a lungo su se stessa su come gestire la crisi in Ucraina. Mentre alcuni stati membri seguono le sanzioni occidentali, altri stati hanno strumenti più leggeri. Ultimamente, una nuova proposta è stato sostenuta da alcuni stati membri dell’UE che vuole porre fine alle sanzioni. Tuttavia, è ancora da vedere se una simile opzione sarà accolta, ma ciò rispecchia molto l’opinione più prevalente a livello europeo su come affrontare la crisi.
4. Il Ruolo di Xi Jinping nel Rappacificamento della Regione Criméa
Rappacificamento tra la Russia e l’Ucraina
Nel 2014, con l’annessione da parte della Russia del territorio della penisola Criméa, la regione è diventata oggetto di controversia tra Russia e Ucraina. Tuttavia l’allora Presidente Cinese Xi Jinping si è impegnato personalmente nel rappacificamento della regione. Egli ha invitato entrambi i paesi nella propria casa e ha tenuto una discussione riconciliatrice. Inoltre, Xi Jinping ha sostenuto una soluzione di pace congiunta. Alcune delle misure promosse dal leader cinese sono le seguenti:
- Un dialogo aperto tra Ucraina e Russia
- Un ripristino dei rapporti tra le autorità di entrambi i paesi
- Miglioramento dei metodi di negoiazione
- Strategie per prevenire i conflitti armati
Xi Jinping ha anche insistito per l’adozione di un trattato di non proliferazione nucleare. Questo avrebbe comportato una dislocazione di più missili sul territorio ucraino e russo con l’obiettivo di ridurre l’intensità del conflitto. Alla fine, lo sforzo diplomatico del leader cinese ha prodotto dei risultati che hanno permesso la riconciliazione della regione Criméa.
La crisi ucraina si protrae e i separatisti pro-russi stanno tenendo salde le loro posizioni. La comunità internazionale si sta mobilitando per provare a trovare una via diplomatica per salvare le vite dei civili e instaurare una tregua. I leader di Ucraina, Cina, Francia e Unione Europea attendono con speranza che la richiesta di cessate il fuoco abbia un seguito.