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Thursday 21 November 2024
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Quali sono i giochi intelligenti per un bimbo di un anno

gioco per bambino 1 annoUno dei migliori contribuiti sul tema dell’educazione infantile l’abbiamo ereditato da Maria Montessori: tanto intuitivo quanto semplice da replicare questo metodo rimanda tutto ai cinque sensi umani. Per lei l’educazione nasce dal naturale sviluppo del bambino e quindi dal sistema della percezione sensoriale che crea una base stabile al processo cognitivo e intellettivo del bimbo, sopratutto nelle prime fasi della crescita.
Dunque imparare come sentire ed ecco alcuni esempi concreti.

IL TATTO

Il gioco delle stoffe è molto utile per sviluppare il senso del tatto in un bambino che abbia almeno 12 mesi: in esso bisogna stimolare il bambino a scegliere in un totale di 12 rettangoli di stoffa i pezzi dello stesso materiale. Esistono in commercio versioni di questo tipo di esercizio e si possono rintracciare in tutti i pupazzi che presentino diverse consistenze e materiali assortiti per sperimentare le varie azioni del bambino attraverso il gioco.

L’UDITO

Con 4-6 elementi che riproducono suoni diversi stimolare il piccolo e mostrargli le diverse intensità di suono e poi permettergli di replicare le nostre stesse azioni a suo buon gusto. In commercio oltre i già citati pupazzi, che con magari inserti di biglie o granelli di sabbia, o inserti di parti dure possono stimolare questo tipo di comportamento esistono anche le versioni più moderne dei ciondoli con sonagli e piccole sfere acustiche che rappresentano per i più piccoli dei piccoli strumenti musicali.

LA VISTA

Abituare il bimbo a riconoscere i colori fa si che le sue capacità cognitive legate al canale ottico siano potenziate sin dalle prime fasi della crescita. Nei primi 12 mesi conviene non andare oltre il riconoscimento dei colori che oltre che con giochi organizzati, può venire spontaneo anche durante i momenti liberi, durante un picnic o una normale cena a casa, senza quindi far percepire il motivo didattico di quell’azione, ma facendolo apparire al bambino come una cosa normale e positiva. Naturalmente si possono acquistare anche dei giochi che possano aiutare il bambino in questo apprendimento, ad esempio l’intramontabile gioco delle forme che aiuta non solo a migliorare la percezione cromatica del bambino, ma anche la memoria tattile, con le forme che vanno inserite ognuna all’interno di un apposito spazio.

L’OLFATTO

Un classico indovina cosa è, il bambino con gli occhi coperti e noi che porgiamo una pietanza o un frutto sotto il suo naso. Questo sicuramente è uno dei metodi più facili e ludici per i bimbi di apprendere e strutturare la loro sensibilità olfattiva e aiuta senza dubbio nel percepire anche i contrasti determinati da certi odori, piuttosto che da altri. L’ideale sarebbe ad esempio, educare il piccolo al riconoscimento dei cattivi odori, magari semplicemente da lui creati, evidenziandoglieli in tutte quelle situazioni evidenti e poi lasciandolo fare in autonomia. Sicuramente, in questo modo, educherete un essere umano che saprà, in anticipo rispetto ai canoni normali, autogestire la propria igiene intima essendo già cosciente sin da piccolo che oltre al nostro vivere sociale, questa è un requisito imprescindibile per la nostra salute.

IL GUSTO

Oggi come oggi, considerata anche la giustificata importanza che riveste il campo della nutrizione e dell’alimentazione in generale, è importante che un bambino riceva un’educazione improntata alla salute e al benessere, ma soprattutto alla memoria gustativa. Nell’epoca del bio e del naturale è giusto improntare l’alimentazione del nostro piccolo a una giusta valorizzazione di determinati prodotti, piuttosto che altri, poco genuini e salubri. Basta fare lo stesso giochetto precedentemente descritto, sostituendo agli odori i sapori che il bimbo dovrebbe riconoscere o semplicemente preferire. Occhi coperti e piattini con diverse pietanze, riconoscendo semplicemente importanti i momenti in cui gradisce determinate pietanze rispetto a quelle che non lo vedono particolarmente attratto.