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Saturday 23 November 2024
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La chirurgia al seno nella città di Milano

Cos’è la mastoplastica additiva

Sempre più donne ricorronno ad interventi di chirurgia plastica operata al seno denominata in termine tecnico mastoplastica additiva, ossia un intervento di aumento del seno, con eventuale avvicinamento o distanziamento dei seni stessi, effettuato con l’inserimento di apposite protesi di varie forme e dimensioni.

Come avviene l’intervento

Solitamente l’intervento viene effettuato praticando una incisione sul solco sottomammario o intorno al capezzolo, ricorrendo ad un’anestesia totale. Per cui è necessario disporre di una clinica e di uno staff attrezzato, di un esperto chirurgo e di un adeguato anestesista, di esami clinici di preparazione all’operazione e di un ricovero che in linea di massima non supera le 24 ore.
E’ opportuno definire che l’intervento di mastoplastica additiva non deve essere considerato un intervento banale, anzi come tutti gli interventi presenta una determinata percentuale di rischio che non può e non deve essere sottovalutata. Proprio per questo, in Italia si è dovuto ricorrere ad una legge in materia che ha di fatto vietato l’intervento alle minorenni pur in presenza di liberatoria dei genitori.

Come si inseriscono le protesi mammarie

L’inserimento delle protesi mammarie avviene seguendo tre diverse tecniche: la tecnica sottomuscolare, la tecnica sottoghiandolare o la Dual Plan.
Con la prima tecnica, la protesi viene inserita, come dice lo stesso termine, sotto il muscolo pettorale della paziente. Il ricorso a questa tecnica si rende opportuno laddove la pelle delle pazienti sia estremamente sottile ed in presenza di un seno davvero piccolo. Usualmente non si ricorre molto a questa tecnica ma presenta il notevole vantaggio, sia che venga effettuata con protesi rotonde o anatomiche, che le protesi vengano completamente nascoste. In più è molto basso il pericolo di rigetto.
La tecnica sottoghiandolare prevede l’inserimento della protesi sotto la ghiandola mammaria e sopra il muscolo pettorale, ed è decisamente semplice per il chirurgo e permette una rapida ripresa da parte della paziente e con poco dolore da parte della paziente. Il vantaggio è rappresentato dalla semplicità dell’operazione e dalla rapida ripresa mentre lo svantaggio può essere dato dal fatto che se la donna dimagrisce nel corso degli anni potrebbero rendersi visibili i segni delle protesi, dando luogo così ad un brutto effetto estetico.
La Dual Plane combina le tecniche sottomuscolari e sottocutanee, senza fornire controindicazioni per la paziente. Anche questa tecnica non si presenta indicata per le donne che hanno una pelle molto sottile.

Quali sono le protesi migliori

Non esiste, tra le varie marche disponibili, un elemento che possa permettere di definire quali siano le protesi migliori. Di certo per avere un effetto estetico elevato bisogna utilizzare quelle rotonde ed anatomiche, ossia a forma di goccia con le due metà differenti tra di loro. Ovviamente le protesi anatomiche permettono di ottenere un risultato molto naturale e quindi trovano maggiore utilizzo. In ogni caso è necessario che siano in gel di silicone, devono avere una garanzia di almeno 10 anni e devono presentarsi ruvide all’esterno.

Complicazioni della mastoplastica additiva

Come ogni intervento operatorio, anche quello di mastoplastica può presentare delle complicazioni, sia operatorie che postoperatorie. Le prime sono abbastanze rare mentre molto più comuni possono essere le seconde che si concretizzano in cattiva cicatrizzazione, dolori post-intervento, ematomi e/o infezioni.

Risultati della mastoplastica

Ovvio che con il passare degli anni questi interventi sono diventati molto più sicuri e quindi è sempre maggiore il numero di donne che vi ricorre e soprattutto che al termine dell’intervento ne sono pienamente soddisfatte. Nella maggior parte dei casi si ricorre a questo intervento per seno svuotato dopo forte dimagrimento o allattamento, seno cadente, seno piccolo o seno asimmetrico.