Il mondo della politica romana e nazionale ha perso una delle sue figure più rappresentative: Augusto Culasso, storico dirigente del Partito Socialista Italiano e punto di riferimento per il socialismo romano, è scomparso all’età di 91 anni. La sua morte ha lasciato un vuoto profondo non solo tra i suoi compagni di partito, ma anche tra chi ha condiviso con lui battaglie politiche, ideali e valori che hanno segnato un’epoca della storia italiana.
Chi era Augusto Culasso
Augusto Culasso è stato una figura di spicco della sinistra romana e, in particolare, del Partito Socialista Italiano (PSI), di cui è stato dirigente per molti anni. Nato nel 1932, ha dedicato la sua vita alla politica, impegnandosi attivamente nella promozione degli ideali socialisti e nel rafforzamento dei diritti sociali e civili. Era conosciuto e stimato per la sua integrità morale, la sua coerenza ideologica e la sua capacità di dialogo con tutte le anime della sinistra.
La sua carriera politica si è sviluppata principalmente a Roma, dove è stato protagonista di numerose iniziative sociali e culturali. Culasso ha ricoperto ruoli di responsabilità all’interno del PSI, contribuendo a definire la linea politica del partito in una fase storica complessa, segnata da grandi trasformazioni sociali e politiche.
Il ruolo nel Partito Socialista Italiano
Nel corso della sua lunga militanza, Augusto Culasso ha rappresentato un punto di riferimento per molti giovani militanti e dirigenti. Il suo impegno nel PSI romano è stato costante e appassionato. Ha saputo coniugare la tradizione del socialismo riformista con l’attenzione ai nuovi bisogni della società, promuovendo politiche inclusive e solidali.
Tra le sue principali battaglie politiche, si ricordano quelle in difesa dei diritti dei lavoratori, per una scuola pubblica di qualità e per una sanità accessibile a tutti. Culasso è stato anche un sostenitore convinto dell’unità della sinistra, lavorando per costruire ponti tra le diverse forze progressiste.
I funerali e il cordoglio della politica
I funerali di Augusto Culasso si sono svolti lunedì 29 gennaio presso la chiesa di San Bellarmino, nel quartiere Parioli di Roma. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi esponenti del mondo politico, sindacale e associativo, a testimonianza dell’affetto e della stima che Culasso ha saputo conquistare nel corso della sua vita.
Tra i presenti, molti dirigenti ed ex dirigenti del PSI, rappresentanti del Partito Democratico, di Sinistra Italiana e di altre formazioni della sinistra italiana. Non sono mancati anche cittadini comuni, amici e conoscenti, che hanno voluto rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua esistenza al bene comune.
Il ricordo di Andrea Catarci
Tra i primi a ricordare pubblicamente Augusto Culasso è stato Andrea Catarci, assessore al decentramento, partecipazione e servizi al territorio del Comune di Roma. In un post sui social, Catarci ha espresso il suo cordoglio e ha ricordato Culasso come un “grande socialista, un compagno leale e generoso, un uomo di cultura e di passione politica”.
“Con Augusto se ne va un pezzo importante della storia del socialismo romano”, ha scritto Catarci, sottolineando come Culasso abbia saputo interpretare al meglio i valori della sinistra democratica e riformista. Il suo ricordo è stato condiviso da molti altri esponenti politici, che hanno voluto sottolineare l’importanza del suo contributo alla vita pubblica della Capitale.
Un’eredità politica e morale
L’eredità di Augusto Culasso va ben oltre la sua militanza nel PSI. Il suo impegno per la giustizia sociale, per i diritti dei più deboli e per una politica al servizio dei cittadini rappresenta ancora oggi un esempio per le nuove generazioni. La sua figura è stata spesso associata a un modo di fare politica lontano dai personalismi e dalle logiche di potere, basato invece sull’ascolto, sul confronto e sulla coerenza.
In un’epoca in cui la politica sembra aver perso il contatto con i bisogni reali delle persone, il ricordo di Culasso ci invita a riflettere sull’importanza di recuperare un’etica pubblica fondata su valori condivisi e su una visione di lungo periodo. Il suo contributo alla costruzione di una società più equa e solidale resta un patrimonio prezioso da custodire e valorizzare.
Il socialismo romano piange uno dei suoi padri
La scomparsa di Augusto Culasso rappresenta una perdita significativa per il socialismo romano, di cui è stato uno dei principali protagonisti. La sua esperienza politica, maturata nel corso di decenni di impegno, ha lasciato un segno profondo nelle istituzioni locali e nella società civile.
Molti lo ricordano come un uomo capace di unire rigore e umanità, passione e razionalità. La sua capacità di analisi, la sua preparazione culturale e il suo spirito critico ne hanno fatto una voce autorevole nel dibattito politico romano e nazionale.
Augusto Culasso e il dialogo tra le generazioni
Uno degli aspetti più apprezzati della personalità di Augusto Culasso era la sua disponibilità al dialogo con i giovani. Nonostante l’età, ha sempre mantenuto un atteggiamento aperto e curioso, pronto ad ascoltare e a confrontarsi con le nuove generazioni. Per molti giovani militanti, è stato un maestro e un punto di riferimento, capace di trasmettere non solo conoscenze politiche, ma anche valori umani fondamentali.
Il suo impegno nella formazione politica dei giovani è stato costante: ha partecipato a convegni, dibattiti, incontri pubblici, offrendo il suo contributo alla crescita di una nuova classe dirigente. Questo aspetto del suo operato è stato riconosciuto da molti, che lo ricordano come un educatore appassionato e generoso.
Un esempio per la politica di oggi
In un momento storico caratterizzato da sfiducia verso le istituzioni e da una crescente distanza tra cittadini e politica, la figura di Augusto Culasso rappresenta un esempio positivo e attuale. La sua dedizione, il suo rigore etico e la sua visione politica orientata al bene comune sono qualità che oggi appaiono sempre più rare, ma che restano fondamentali per una democrazia sana e partecipata.
Ricordare Augusto Culasso significa anche riflettere sul ruolo che ciascuno di noi può avere nel contribuire a una società più giusta. Il suo impegno ci ricorda che la politica può e deve essere uno strumento di emancipazione, di solidarietà e di progresso.
Un’eredità che continua a vivere
La memoria di Augusto Culasso continuerà a vivere attraverso le idee e le persone che ha saputo ispirare. Il suo esempio rappresenta una guida preziosa per chi crede ancora nella possibilità di un cambiamento positivo, costruito dal basso e alimentato dalla partecipazione attiva dei cittadini.
Il Partito Socialista Italiano, il socialismo romano e la sinistra italiana perdono un protagonista di primo piano, ma il suo lascito morale e politico resta vivo. La sua vita, segnata da coerenza, passione e impegno civile, è un modello che merita di essere ricordato e valorizzato anche dalle future generazioni.
Per approfondire
Fonte immagine: Archivio storico PSI