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Tuesday 29 April 2025
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Aggressione a Don Bosco: violenza in via Statilio Ottato, due feriti e indagini in corso

Momenti di terrore si sono vissuti nel quartiere Don Bosco, a Roma, nella serata di mercoledì 3 aprile 2024. Un’aggressione violenta ha scosso la tranquillità di via Statilio Ottato, dove due uomini sono rimasti feriti, uno dei quali in condizioni gravi. L’episodio ha subito attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e dei residenti, che da tempo denunciano un crescente clima di insicurezza nella zona.

La dinamica dell’aggressione in via Statilio Ottato

Secondo quanto ricostruito dalle prime indagini, l’episodio di violenza è avvenuto poco dopo le 21:00, nei pressi del civico 109 di via Statilio Ottato. Due uomini, entrambi di nazionalità italiana e con precedenti penali, sono stati coinvolti in un violento alterco culminato con l’uso di oggetti contundenti. Le cause dell’aggressione non sono ancora del tutto chiare, ma non si esclude una lite degenerata per motivi personali o legati a pregresse tensioni tra i due.

Uno dei due uomini, un 40enne, è stato trovato in gravi condizioni con ferite alla testa e al torace. È stato trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale San Giovanni Addolorata, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata. L’altro uomo, un 38enne, ha riportato lesioni più lievi ed è stato medicato sul posto prima di essere accompagnato in ospedale per ulteriori accertamenti.

Intervento delle forze dell’ordine e indagini in corso

La segnalazione è arrivata al 112 da parte di alcuni residenti, allarmati dalle urla e dalla scena di violenza. Sul posto sono intervenuti tempestivamente gli agenti del Commissariato Romanina, insieme al personale del 118. Gli operatori sanitari hanno prestato i primi soccorsi ai feriti, mentre la polizia ha avviato i rilievi tecnici per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e ascoltando i testimoni oculari per comprendere se vi siano altri soggetti coinvolti o se si sia trattato di uno scontro isolato. Al momento, nessuno dei due uomini è stato arrestato, ma entrambi sono stati identificati e potrebbero essere denunciati per lesioni personali aggravate.

Un quartiere sotto pressione: la percezione di insicurezza a Don Bosco

Il quartiere Don Bosco, situato nel quadrante sud-est di Roma, è da tempo al centro di segnalazioni da parte dei residenti per episodi di microcriminalità, spaccio e degrado urbano. Via Statilio Ottato, in particolare, è una delle strade più trafficate della zona, con numerosi esercizi commerciali e una forte presenza di cittadini, sia di giorno che di sera.

Negli ultimi mesi, si sono moltiplicate le richieste di maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine. I cittadini lamentano la mancanza di controlli e l’aumento di episodi violenti, come risse, furti e aggressioni. L’episodio del 3 aprile rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di eventi che alimentano la percezione di insicurezza.

“Non è la prima volta che assistiamo a scene del genere – racconta un residente –. Abbiamo paura a uscire la sera, servono più controlli e una maggiore presenza delle forze dell’ordine.”

Reazioni istituzionali e richieste di intervento

In seguito all’aggressione, alcuni rappresentanti del Municipio VII hanno espresso preoccupazione per quanto accaduto e hanno chiesto un incontro urgente con la Prefettura e le forze di polizia per discutere un piano di sicurezza mirato per il quartiere Don Bosco. In particolare, si chiede l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza e l’intensificazione dei controlli nelle ore serali e notturne.

Anche alcune associazioni di quartiere si sono mobilitate, organizzando una fiaccolata per la sicurezza e raccogliendo firme per una petizione popolare da presentare al Comune di Roma. L’obiettivo è quello di riportare l’attenzione delle istituzioni sulla situazione di degrado e pericolo che minaccia la qualità della vita dei residenti.

Contesto sociale e problematiche del territorio

Il contesto in cui si è verificata l’aggressione in via Statilio Ottato non è casuale. Don Bosco è un’area densamente popolata, con una forte componente di edilizia popolare e una presenza significativa di famiglie a basso reddito. Le difficoltà economiche, la carenza di servizi e la mancanza di spazi aggregativi contribuiscono a creare un clima di disagio sociale, che può sfociare in episodi di violenza come quello avvenuto il 3 aprile.

Secondo un recente report dell’ISTAT, Roma presenta un tasso di criminalità superiore alla media nazionale, e i quartieri periferici come Don Bosco sono tra i più esposti a fenomeni di devianza giovanile e insicurezza urbana. In questo contesto, il rafforzamento delle politiche sociali e della prevenzione diventa fondamentale per contrastare il degrado e garantire una maggiore coesione sociale.

Testimonianze e impatto sulla comunità locale

L’aggressione ha lasciato un segno profondo nella comunità locale. Molti commercianti della zona hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei propri negozi e per il calo della clientela nelle ore serali. Alcuni genitori hanno dichiarato di non sentirsi più sicuri a lasciare i figli uscire da soli, anche per brevi tragitti.

“Abbiamo bisogno di sentirci protetti – afferma una madre residente in zona –. Non possiamo vivere nella paura costante che qualcosa possa accadere ai nostri figli mentre tornano da scuola o vanno a fare una passeggiata.”

Iniziative di solidarietà sono nate spontaneamente tra i residenti, che hanno creato gruppi di controllo di vicinato e chat di quartiere per segnalare situazioni sospette e supportarsi a vicenda.

Possibili sviluppi e azioni future

Le indagini sull’aggressione di via Statilio Ottato sono ancora in corso e gli inquirenti non escludono alcuna pista. Gli esiti degli esami medici sui feriti e le testimonianze raccolte saranno fondamentali per delineare un quadro più preciso dell’accaduto. Nel frattempo, resta alta l’attenzione delle autorità sulla sicurezza nel quartiere Don Bosco.

Nel breve periodo, si prevede un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, con pattugliamenti mirati nelle aree a rischio. A lungo termine, sarà necessario un intervento strutturale che coinvolga istituzioni, cittadini e associazioni per restituire dignità e sicurezza a un quartiere che chiede solo di poter vivere serenamente.

Il bisogno di una risposta concreta e duratura

L’aggressione avvenuta in via Statilio Ottato rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. È il sintomo di un disagio profondo che attraversa molte periferie romane e che richiede risposte concrete, coordinate e durature. Solo attraverso un’azione sinergica tra enti locali, forze dell’ordine e cittadini sarà possibile restituire fiducia e sicurezza a chi vive e lavora nel quartiere Don Bosco.

Per approfondire altri episodi di cronaca nella Capitale, consulta la sezione cronaca di RomaToday.

Polizia in via Statilio Ottato a Don Bosco dopo l'aggressione

Fonte immagine: RomaToday



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.