Il quartiere di Settecamini, situato nella periferia est di Roma, è tornato al centro dell’attenzione a causa di un grave episodio di vandalismo e violenza urbana. Nella serata di lunedì 3 giugno, un autobus di linea è stato preso di mira da ignoti che hanno lanciato sassi contro il mezzo pubblico mentre transitava in via Forno Casale. L’attacco ha causato danni al parabrezza del bus e ha generato panico tra i passeggeri e l’autista, che è stato costretto a fermarsi e a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Via Forno Casale: una zona critica per il trasporto pubblico
Negli ultimi anni, via Forno Casale è diventata un punto critico per la sicurezza del trasporto pubblico a Roma. L’area, situata nel quadrante est della Capitale, è spesso teatro di episodi di microcriminalità e vandalismo. I residenti e i lavoratori della zona segnalano da tempo una crescente sensazione di insicurezza, in particolare nelle ore serali.
Secondo quanto riportato da fonti locali, l’episodio del 3 giugno non sarebbe un caso isolato. Altri autobus Atac sarebbero stati bersaglio di lanci di oggetti nelle settimane precedenti, spesso da parte di gruppi di giovani che agiscono indisturbati. L’assenza di telecamere di sorveglianza e la scarsa illuminazione notturna contribuiscono a rendere la zona vulnerabile a questi atti di violenza gratuita.
La dinamica dell’aggressione al bus Atac
L’autobus coinvolto nell’incidente stava percorrendo via Forno Casale intorno alle 21:00, con a bordo diversi passeggeri. Improvvisamente, una raffica di sassi ha colpito il parabrezza, mandandolo in frantumi e costringendo l’autista a fermarsi per motivi di sicurezza. Fortunatamente, nessuno tra i presenti è rimasto ferito, ma l’evento ha generato un forte spavento e ha interrotto il servizio di trasporto pubblico per diversi minuti.
Le forze dell’ordine, giunte sul posto dopo la segnalazione, hanno avviato le indagini per identificare i responsabili. Al momento non risultano arresti, ma la polizia sta esaminando le testimonianze dei passeggeri e sta cercando eventuali immagini di videosorveglianza provenienti dagli esercizi commerciali della zona.
Reazioni e richieste di intervento
L’episodio ha suscitato forti reazioni da parte dei sindacati degli autisti Atac e delle associazioni dei pendolari. In particolare, il sindacato USB Trasporti ha denunciato l’ennesimo atto di violenza ai danni del personale viaggiante e ha chiesto maggiore sicurezza per gli autobus a Roma. “Non possiamo più tollerare che i nostri colleghi rischino la vita ogni giorno per svolgere il loro lavoro”, ha dichiarato un portavoce del sindacato.
Le richieste principali avanzate riguardano:
- Installazione di telecamere a bordo degli autobus;
- Maggiore presenza delle forze dell’ordine lungo le tratte più a rischio;
- Illuminazione potenziata nelle aree periferiche come via Forno Casale;
- Campagne di sensibilizzazione contro la violenza sui mezzi pubblici.
Settecamini: un quartiere in cerca di sicurezza
Settecamini è un’area in forte espansione urbanistica, ma i servizi e le infrastrutture non sembrano tenere il passo con la crescita demografica. L’episodio dei sassi contro il bus è solo l’ultimo di una lunga serie di eventi che sollevano interrogativi sulla sicurezza nelle periferie di Roma. I cittadini chiedono interventi strutturali e un piano serio di riqualificazione urbana.
Molti residenti hanno raccontato di sentirsi abbandonati dalle istituzioni. “Viviamo in una zona dimenticata, dove le uniche luci accese sono quelle delle auto che passano”, ha dichiarato una residente a RomaToday. “Ogni sera, quando torno dal lavoro, ho paura a camminare da sola. E ora anche prendere l’autobus è diventato pericoloso”.
Il ruolo dell’Atac e le misure di prevenzione
L’Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale a Roma, ha espresso preoccupazione per l’accaduto e ha promesso di collaborare con le autorità per migliorare la sicurezza dei propri mezzi. In passato, l’azienda aveva già avviato alcuni progetti pilota per l’installazione di telecamere a bordo e per la formazione del personale su come gestire situazioni di emergenza.
Tuttavia, i sindacati lamentano una mancanza di investimenti concreti e strutturali. “Non bastano le parole, servono azioni immediate”, ha commentato un rappresentante dell’USB. “Ogni giorno riceviamo segnalazioni di aggressioni verbali e fisiche, di atti vandalici e di minacce. La situazione è fuori controllo”.
Precedenti e statistiche sugli atti vandalici contro i mezzi pubblici
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sulla Sicurezza Urbana, nel 2023 si sono registrati oltre 300 episodi di danneggiamenti a mezzi pubblici a Roma, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. Le zone più colpite sono proprio le periferie est e sud-est, tra cui Settecamini, Tor Bella Monaca, La Rustica e Centocelle.
Gli atti più comuni includono:
- Lanci di oggetti contro autobus e tram;
- Vandalismo alle fermate e alle pensiline;
- Furti e danneggiamenti a bordo dei mezzi;
- Aggressioni al personale viaggiante.
Questi fenomeni non solo causano danni economici ingenti, ma compromettono anche la qualità del servizio e la fiducia degli utenti nel sistema di trasporto pubblico.
Proposte per una mobilità urbana più sicura
Per contrastare il degrado e migliorare la sicurezza del trasporto urbano, diversi esperti di mobilità e urbanistica propongono un approccio integrato. Le misure suggerite includono:
- Una maggiore integrazione tra trasporto pubblico e videosorveglianza urbana;
- Coinvolgimento delle comunità locali nella gestione della sicurezza;
- Progetti educativi nelle scuole sul rispetto dei beni pubblici;
- Rafforzamento delle pattuglie mobili nelle zone a rischio come via Forno Casale;
- Creazione di un tavolo permanente tra Atac, Comune di Roma e forze dell’ordine.
Il futuro della sicurezza nei trasporti a Roma
L’episodio del bus colpito da sassi a Settecamini rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. La sicurezza dei cittadini e degli operatori del trasporto pubblico deve diventare una priorità assoluta per l’amministrazione capitolina. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile restituire fiducia al servizio e garantire spostamenti sicuri in tutta la città.
Nel frattempo, i cittadini e i lavoratori continuano a convivere con la paura e l’incertezza. Ma la speranza è che episodi come quello avvenuto in via Forno Casale possano finalmente spingere le istituzioni a intervenire con decisione.
Una chiamata all’azione per istituzioni e cittadini
La violenza contro gli autobus a Roma, e in particolare nell’area di Settecamini, non può essere considerata un fenomeno isolato. È il sintomo di un disagio sociale più ampio, che richiede risposte sistemiche e coordinate. Solo con la collaborazione tra enti pubblici, aziende di trasporto, forze dell’ordine e cittadini sarà possibile costruire una città più sicura e vivibile per tutti.