Una maxi operazione di controllo ha portato alla luce numerose irregolarità nel settore dell’accoglienza turistica nella zona di Rocca Cencia, a Roma Est. L’intervento, condotto dalla Polizia Locale di Roma Capitale, ha riguardato decine di strutture ricettive tra hotel, bed and breakfast e affittacamere. Il bilancio è significativo: 13 gestori sono stati denunciati per gravi irregolarità, tra cui l’assenza di autorizzazioni amministrative e la mancata comunicazione degli ospiti alle autorità competenti.
Operazione della Polizia Locale: controlli mirati a strutture ricettive abusive
L’operazione è stata condotta dal VII Gruppo Tuscolano della Polizia Locale, in collaborazione con il personale del gruppo SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale). Gli agenti hanno effettuato controlli a tappeto in diverse strutture della zona di Rocca Cencia, un’area periferica del quadrante Est della Capitale, spesso al centro di segnalazioni per attività abusive e disservizi.
Nel corso dei controlli, le forze dell’ordine hanno riscontrato numerose violazioni amministrative e penali. In particolare, molti gestori non erano in possesso delle necessarie autorizzazioni per esercitare l’attività ricettiva. Alcuni esercizi operavano come B&B abusivi, senza alcuna registrazione presso il Comune di Roma o la Regione Lazio.
Denunce e sanzioni per 13 gestori di hotel e B&B
Sono 13 i gestori denunciati dalle autorità, accusati di esercizio abusivo dell’attività ricettiva e di altre violazioni. Tra queste, la mancata comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura, obbligo previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza e pubblica incolumità. Questa omissione rappresenta un reato penale e può comportare sanzioni severe.
Le strutture coinvolte sono state segnalate anche all’Agenzia delle Entrate per possibili violazioni fiscali. Alcuni esercizi, infatti, risultavano completamente sconosciuti al fisco, operando in totale evasione. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità aggiuntive e per verificare la posizione lavorativa del personale impiegato.
Rocca Cencia: un’area sotto osservazione
La zona di Rocca Cencia, situata nel Municipio VI di Roma, è da tempo al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine e delle istituzioni. Oltre ai problemi legati alla gestione dei rifiuti e alla presenza dell’impianto AMA, l’area è spesso teatro di attività irregolari, tra cui l’abusivismo edilizio e l’esercizio non autorizzato di attività commerciali.
Le strutture ricettive abusive rappresentano un ulteriore elemento di criticità. Non solo danneggiano l’economia legale del settore turistico, ma costituiscono anche un rischio per la sicurezza degli ospiti, che soggiornano in luoghi privi di controlli e requisiti minimi di sicurezza.
Le parole della Polizia Locale: “Tolleranza zero contro l’illegalità”
In una nota ufficiale, la Polizia Locale ha ribadito l’impegno nel contrastare ogni forma di illegalità sul territorio. “Questi controlli rientrano in un piano più ampio di monitoraggio delle attività economiche e ricettive, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e garantire il rispetto delle norme“, ha dichiarato il comandante del VII Gruppo.
“La tolleranza verso l’abusivismo è pari a zero. Le strutture che operano al di fuori della legalità saranno individuate e sanzionate“, ha aggiunto. Le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi mesi, con particolare attenzione alle zone periferiche della Capitale.
Come funziona la normativa per B&B e hotel a Roma
Secondo la normativa vigente, per aprire un bed and breakfast o un hotel a Roma è necessario ottenere una serie di autorizzazioni amministrative, tra cui la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), l’iscrizione al SUAR (Sportello Unico per le Attività Ricettive) e il rispetto dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza. Inoltre, è obbligatorio comunicare alla Questura i dati degli ospiti entro 24 ore dall’arrivo.
Chi non rispetta queste regole rischia sanzioni amministrative e penali. Le strutture abusive, oltre a sottrarsi agli obblighi fiscali, mettono a rischio la sicurezza degli utenti e alterano la concorrenza nel mercato turistico.
Turismo e abusivismo: un problema diffuso nella Capitale
Il fenomeno dell’abusivismo nel settore turistico non è nuovo a Roma. Negli ultimi anni, l’aumento della domanda di alloggi a basso costo ha favorito la proliferazione di B&B non autorizzati e appartamenti trasformati in strutture ricettive senza alcun controllo. Questo ha generato una vera e propria economia sommersa, difficile da monitorare e regolamentare.
Secondo i dati forniti da Federalberghi, una buona parte delle strutture presenti sulle piattaforme online non risulta in regola con le normative. Questo fenomeno danneggia gli operatori regolari e riduce la qualità complessiva dell’offerta turistica della città.
Il ruolo delle piattaforme online e le responsabilità
Le piattaforme di prenotazione come Airbnb e Booking.com giocano un ruolo centrale nella diffusione delle strutture ricettive. Tuttavia, spesso non effettuano controlli sufficienti sulla regolarità delle strutture pubblicizzate. Questo consente a molti gestori di operare senza licenza, approfittando della visibilità offerta da questi portali.
Le autorità stanno lavorando per introdurre nuove forme di regolamentazione, che prevedano l’obbligo per le piattaforme di verificare le autorizzazioni prima di pubblicare gli annunci. Alcune città italiane hanno già adottato misure in questo senso, e anche Roma potrebbe seguire questa strada per contrastare il fenomeno.
Come riconoscere un B&B abusivo: consigli per i turisti
Per evitare di soggiornare in strutture abusive, i turisti possono seguire alcune semplici precauzioni:
- Verificare che la struttura sia registrata presso il Comune o la Regione;
- Controllare la presenza di un numero identificativo (CIR) nell’annuncio online;
- Richiedere una ricevuta fiscale per il pagamento del soggiorno;
- Diffidare da prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato.
In caso di dubbi, è possibile consultare i registri ufficiali delle strutture ricettive o segnalare eventuali irregolarità alla Polizia Locale o all’Agenzia delle Entrate.
Prospettive future e azioni da intraprendere
L’operazione condotta a Rocca Cencia rappresenta un passo importante nella lotta all’abusivismo nel settore turistico. Tuttavia, per ottenere risultati duraturi, è necessario un impegno congiunto tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini. Servono controlli più frequenti, una normativa più chiara e strumenti digitali per il monitoraggio delle attività online.
Il Comune di Roma ha annunciato l’intenzione di rafforzare i controlli e di collaborare con le piattaforme online per rendere più trasparente il mercato degli affitti brevi. Solo attraverso una strategia integrata sarà possibile tutelare i turisti, gli operatori onesti e l’immagine della Capitale.
Un segnale forte contro l’illegalità nel turismo romano
La denuncia di 13 gestori di hotel e B&B abusivi a Rocca Cencia è un segnale chiaro da parte delle autorità: l’illegalità nel settore turistico non sarà più tollerata. Le strutture che operano senza licenza, evadono il fisco e non rispettano le norme di sicurezza mettono a rischio non solo i turisti, ma anche la reputazione della città di Roma.
Con l’intensificarsi dei controlli e l’introduzione di nuove regole, si apre una nuova fase per il turismo romano, più sicura, trasparente e sostenibile.