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Thursday 24 April 2025
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Furto di ottone al cimitero di Ladispoli: colpiti loculi e tombe per rivendere il metallo

Un nuovo episodio di vandalismo e furto ha colpito il cimitero comunale di Ladispoli, dove ignoti hanno asportato numerosi oggetti in ottone da tombe e loculi. Il gesto, oltre a rappresentare un danno materiale, ha profondamente turbato i cittadini e i familiari dei defunti, che si sono ritrovati davanti a scene di devastazione e profanazione.

Il furto al cimitero di Ladispoli: cosa è successo

Nella notte tra il 6 e il 7 aprile 2024, alcuni individui si sono introdotti nel cimitero comunale di Ladispoli, in provincia di Roma, con l’intento di rubare oggetti in metallo, in particolare l’ottone. I ladri hanno preso di mira maniglie, cornici, lettere dei nomi, portafiori e altri elementi decorativi in metallo presenti sulle lapidi e sui loculi. Il danno è stato scoperto il mattino successivo da alcuni visitatori che, recandosi al cimitero, hanno notato le evidenti tracce del furto.

Secondo le prime ricostruzioni, i responsabili hanno agito in modo sistematico, concentrandosi soprattutto sui materiali in ottone, notoriamente apprezzati sul mercato nero per la loro facilità di rivendita e il valore economico. I ladri hanno smontato con cura i componenti in metallo, senza però risparmiare danni alle strutture in marmo e granito delle tombe.

Un fenomeno in crescita: il furto di metalli nei cimiteri

Il furto di metalli nei cimiteri non è un fenomeno nuovo e, purtroppo, è in crescita in molte zone d’Italia. L’ottone, insieme al rame e al bronzo, è tra i materiali più ricercati per il valore che può generare una volta fuso e rivenduto. I cimiteri rappresentano per i ladri un obiettivo “facile”, spesso poco sorvegliato e ricco di oggetti in metallo di valore.

Questi atti non solo causano danni economici, ma rappresentano anche una profanazione dei luoghi di sepoltura, con conseguente indignazione e dolore da parte dei familiari dei defunti. A Ladispoli, come in altri comuni del Lazio e del resto d’Italia, i cittadini chiedono maggiore sicurezza e controlli più frequenti da parte delle autorità.

Le indagini in corso: telecamere e testimoni

Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini per individuare i responsabili del furto. In particolare, gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi del cimitero, nella speranza di identificare i malviventi.

Alcuni cittadini hanno riferito di aver notato movimenti sospetti nei pressi del cimitero nelle ore notturne, informazioni che potrebbero rivelarsi utili per le indagini. Gli inquirenti non escludono che dietro al furto possa esserci un’organizzazione criminale specializzata nel traffico illecito di metalli, attiva anche in altri comuni della provincia di Roma.

Il valore dell’ottone sul mercato nero

L’ottone è una lega composta principalmente da rame e zinco, molto utilizzata per la realizzazione di oggetti decorativi e funzionali. Il suo valore sul mercato legale può variare, ma sul mercato nero è ancora più richiesto, soprattutto se fuso e rivenduto sotto forma di lingotti o pezzi di ricambio.

Secondo alcune stime, un chilogrammo di ottone può valere tra i 3 e i 5 euro, ma in grandi quantità può generare guadagni consistenti. Questo spiega perché molti ladri si concentrino su oggetti in ottone presenti nei cimiteri, dove spesso si trovano in abbondanza e con scarso rischio di essere colti sul fatto.

La reazione del Comune di Ladispoli

Il Comune di Ladispoli, attraverso una nota ufficiale, ha condannato fermamente l’accaduto, definendolo un atto vile e inaccettabile. Le autorità locali hanno promesso un rafforzamento delle misure di sicurezza, tra cui l’installazione di nuove telecamere di sorveglianza e un aumento dei controlli da parte della polizia locale, soprattutto nelle ore notturne.

Inoltre, il sindaco ha invitato i cittadini a segnalare qualsiasi comportamento sospetto e ha assicurato che il Comune si attiverà per risarcire, per quanto possibile, i danni subiti dalle famiglie colpite.

Il dolore dei familiari: testimonianze e indignazione

Molti cittadini si sono recati al cimitero per constatare di persona i danni. Le testimonianze raccolte raccontano di un clima di sgomento e rabbia. “È come se avessero profanato i nostri cari”, ha dichiarato una signora che ha trovato la tomba del marito danneggiata e priva di portafiori in ottone.

Alcuni familiari hanno denunciato pubblicamente l’accaduto sui social network, condividendo immagini delle tombe danneggiate e chiedendo giustizia. Le foto, divenute virali, hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità del gesto e sull’urgenza di interventi concreti.

Furto nei cimiteri: come proteggere i luoghi sacri

Per prevenire ulteriori episodi di furto di ottone nei cimiteri, è fondamentale adottare una serie di misure di sicurezza. Tra le più efficaci si segnalano:

  • Installazione di sistemi di videosorveglianza avanzati, con riconoscimento facciale e visione notturna
  • Pattugliamenti regolari da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore notturne
  • Collaborazione con associazioni di volontariato per il controllo del territorio
  • Illuminazione pubblica potenziata nelle aree cimiteriali
  • Campagne di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini nella protezione dei beni comuni

Oltre agli interventi delle autorità, è importante che anche i cittadini contribuiscano alla sicurezza, segnalando tempestivamente qualsiasi movimento sospetto o presenza anomala nei pressi dei cimiteri.

Il contesto nazionale: furti di metallo in aumento

Il furto di metalli, in particolare l’ottone, rappresenta un problema diffuso in tutta Italia. Negli ultimi anni, episodi simili sono stati segnalati in diverse città, da Milano a Napoli, passando per Roma e Torino. I ladri prendono di mira non solo i cimiteri, ma anche infrastrutture pubbliche, linee ferroviarie, impianti industriali e monumenti storici.

Secondo un rapporto dell’ISTAT, i furti di metalli sono aumentati del 12% negli ultimi tre anni. Le forze dell’ordine, in collaborazione con le amministrazioni locali, stanno lavorando per contrastare questo fenomeno, ma la vastità del territorio e la scarsità di risorse rendono difficile un controllo capillare.

Approfondimenti e risorse utili

Per chi volesse approfondire il tema del furto di metalli e delle misure di contrasto, ecco alcune risorse utili:

È importante restare informati e partecipare attivamente alla tutela del proprio territorio, segnalando tempestivamente qualsiasi anomalia e collaborando con le forze dell’ordine.

Un appello alla responsabilità collettiva per proteggere la memoria

Il furto di ottone al cimitero di Ladispoli è un episodio che scuote le coscienze e richiama l’attenzione su un fenomeno che va ben oltre il semplice danno materiale. Si tratta di un attacco alla memoria, alla dignità dei defunti e al rispetto che ogni società civile dovrebbe garantire ai propri luoghi sacri.

Solo attraverso un impegno congiunto tra istituzioni, cittadini e forze dell’ordine sarà possibile contrastare efficacemente questi atti vandalici e criminali. La sicurezza dei cimiteri, e in generale dei beni comuni, deve diventare una priorità per tutti.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.