Un vasto incendio è divampato nel primo pomeriggio del 3 giugno 2024 all’interno dello stabilimento Belvedere, situato nella zona industriale di via di Castel Romano, a sud di Roma. Le fiamme, alte e alimentate da materiali plastici e di scarto, hanno rapidamente generato una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza, destando immediatamente l’attenzione dei residenti e degli automobilisti in transito sulla Pontina e nelle aree limitrofe.
Allarme e intervento immediato dei soccorsi
L’allarme è scattato intorno alle ore 14:00, quando diversi cittadini hanno segnalato al numero di emergenza la presenza di fumo intenso proveniente dalla zona industriale. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco del comando provinciale di Roma, supportati da diverse squadre provenienti dai distaccamenti limitrofi.
Secondo quanto riferito dai soccorritori, il rogo ha interessato una vasta area dello stabilimento, coinvolgendo materiali plastici, legno e altri rifiuti industriali. Le operazioni di spegnimento si sono rivelate complesse a causa della natura altamente infiammabile dei materiali presenti e del vento che ha contribuito alla rapida propagazione delle fiamme.
Evacuazioni e misure di sicurezza
In via precauzionale, le autorità hanno disposto l’evacuazione dello stabilimento e delle attività produttive limitrofe. Alcuni dipendenti sono stati soccorsi sul posto per lievi intossicazioni da fumo, ma fortunatamente non si registrano feriti gravi. L’area è stata isolata e presidiata dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza della popolazione e agevolare le operazioni di soccorso.
La Protezione Civile del Comune di Roma è intervenuta con squadre di supporto per assistere nell’allestimento di un perimetro di sicurezza e nella gestione dell’emergenza ambientale. Il Comune ha raccomandato ai cittadini delle zone vicine di tenere le finestre chiuse e limitare gli spostamenti non necessari, soprattutto per le persone con patologie respiratorie.
Le cause dell’incendio: indagini in corso
Le cause del rogo allo stabilimento Belvedere sono ancora in fase di accertamento. Secondo le prime ipotesi, l’incendio potrebbe essere stato causato da un cortocircuito o da un malfunzionamento di un macchinario industriale. Tuttavia, non si esclude la possibilità di un’origine dolosa.
Gli investigatori della Polizia di Stato e i tecnici dei vigili del fuoco stanno effettuando rilievi sul posto per raccogliere elementi utili a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Saranno fondamentali le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area industriale per chiarire eventuali responsabilità.
Impatto ambientale e preoccupazioni dei residenti
Uno degli aspetti più preoccupanti dell’incendio in via di Castel Romano riguarda le possibili ripercussioni ambientali. La combustione di materiali plastici e industriali ha generato una nube tossica che ha sollevato timori tra i cittadini e le associazioni ambientaliste.
Secondo quanto riferito dall’ARPA Lazio, sono stati immediatamente attivati i protocolli per il monitoraggio della qualità dell’aria. I primi rilevamenti hanno evidenziato un aumento delle polveri sottili e della concentrazione di composti organici volatili (COV), ma sarà necessario attendere ulteriori analisi per avere un quadro più preciso dell’impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica.
Disagi alla viabilità e traffico in tilt
Il vasto incendio ha causato notevoli disagi alla viabilità nella zona sud di Roma. La presenza della colonna di fumo e l’intervento dei mezzi di soccorso hanno reso necessaria la chiusura temporanea di alcuni tratti stradali, tra cui una porzione di via di Castel Romano e alcune uscite della via Pontina.
Il traffico è andato in tilt per diverse ore, con lunghe code e rallentamenti segnalati tra il Grande Raccordo Anulare e Pomezia. La Polizia Stradale ha invitato gli automobilisti a utilizzare percorsi alternativi e a seguire gli aggiornamenti forniti in tempo reale dai canali ufficiali.
Precedenti e situazione dello stabilimento Belvedere
Lo stabilimento Belvedere non è nuovo a situazioni di criticità. Negli ultimi anni, l’impianto ha attirato l’attenzione delle autorità per la gestione dei materiali di scarto e per alcune irregolarità amministrative. Alcuni residenti della zona avevano già segnalato preoccupazioni per la presenza di rifiuti potenzialmente pericolosi e per l’assenza di adeguati sistemi di sicurezza antincendio.
Questo nuovo episodio potrebbe riaccendere il dibattito sulla sicurezza degli impianti industriali nella periferia romana e sulla necessità di maggiori controlli da parte degli enti preposti.
Reazioni delle istituzioni e dichiarazioni ufficiali
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso preoccupazione per l’accaduto, sottolineando l’importanza di fare chiarezza sulle cause dell’incendio e di garantire la sicurezza dei cittadini. «Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione e siamo in costante contatto con i vigili del fuoco e la Protezione Civile», ha dichiarato il primo cittadino.
Anche l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel monitorare la qualità dell’aria e nel valutare eventuali danni ambientali. «Faremo tutto il possibile per tutelare la salute pubblica e per individuare eventuali responsabilità», ha aggiunto.
Consigli utili per i cittadini
In attesa di ulteriori aggiornamenti, le autorità hanno diffuso alcune raccomandazioni per i cittadini residenti nelle aree limitrofe:
- Tenere le finestre chiuse per evitare l’ingresso di fumi tossici;
- Limitare le attività all’aperto, soprattutto per bambini, anziani e persone con problemi respiratori;
- Seguire gli aggiornamenti ufficiali forniti da Comune, Protezione Civile e ARPA Lazio;
- Segnalare eventuali sintomi di malessere ai medici di base o al numero di emergenza 118.
Come seguire gli sviluppi della vicenda
Per restare aggiornati sull’evolversi della situazione, è possibile consultare i canali ufficiali del Comune di Roma, della Protezione Civile e dell’ARPA Lazio. Anche i principali media locali, come RomaToday, continuano a fornire aggiornamenti in tempo reale con testimonianze, foto e video dell’incendio.
Un evento che riaccende il dibattito sulla sicurezza industriale
L’incendio allo stabilimento Belvedere rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme per quanto riguarda la sicurezza degli impianti industriali nella Capitale. La presenza di materiali pericolosi, la vicinanza a zone abitate e la gestione spesso carente degli standard di sicurezza rendono questi episodi potenzialmente devastanti per l’ambiente e per la salute pubblica.
Sarà fondamentale che le indagini facciano piena luce sulle responsabilità e che le istituzioni rafforzino i controlli, affinché episodi simili non si ripetano. Intanto, Roma si interroga ancora una volta sulla convivenza tra sviluppo industriale e tutela del territorio.