Un grave incidente stradale a Roma ha scosso la comunità locale nella mattinata del 16 aprile 2024, quando un uomo di 52 anni ha perso tragicamente la vita in seguito a uno scontro frontale in via di Dragone, nella zona sud-ovest della Capitale. Il sinistro, avvenuto poco prima delle 8:00, ha coinvolto due veicoli: una Volkswagen Golf e una Fiat Panda. La vittima, residente a Roma, era alla guida della Golf al momento dell’impatto.
Le dinamiche dell’incidente in via di Dragone
L’incidente è avvenuto all’altezza del civico 345 di via di Dragone, una strada a doppio senso di marcia che collega la zona di Acilia con Ostia. Secondo i primi rilievi effettuati dagli agenti del X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, lo scontro sarebbe avvenuto in maniera frontale, ma le cause esatte sono ancora al vaglio degli inquirenti.
Testimoni presenti al momento dell’impatto hanno riferito di aver sentito un forte boato, seguito dall’arrivo immediato dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno tentato di rianimare il conducente della Golf, purtroppo senza successo. L’uomo è deceduto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Il conducente della Fiat Panda, invece, è stato trasportato in ospedale in condizioni non gravi.
Chi era la vittima dell’incidente stradale
L’uomo deceduto nell’incidente era un 52enne di Roma, residente nel quadrante sud della città. Al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli sulla sua identità, in attesa di avvisare i familiari. La notizia ha subito generato sgomento tra i residenti della zona, molti dei quali conoscevano la vittima per motivi lavorativi o personali.
Via di Dragone: una strada pericolosa?
Via di Dragone è tristemente nota per essere una delle arterie più trafficate e pericolose del quadrante sud-ovest della Capitale. La strada, che attraversa quartieri densamente popolati come Acilia, Infernetto e Ostia Antica, è spesso teatro di incidenti stradali a Roma, molti dei quali con esiti gravi o addirittura mortali.
Negli ultimi anni, i residenti e i comitati di quartiere hanno più volte richiesto l’installazione di dissuasori di velocità, una maggiore illuminazione e un controllo più serrato da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, gli interventi strutturali sono stati finora limitati, lasciando la strada esposta a rischi costanti.
Le indagini della Polizia Locale di Roma Capitale
Gli agenti del X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Tra le ipotesi al vaglio, ci sarebbero un possibile colpo di sonno, un malore improvviso o una distrazione alla guida. Gli inquirenti stanno anche analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e raccogliendo le testimonianze di chi ha assistito al sinistro.
Come da prassi, entrambi i veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro per consentire le perizie tecniche. Inoltre, sarà effettuato l’esame tossicologico sul conducente sopravvissuto, per escludere l’eventuale presenza di alcol o sostanze stupefacenti nel sangue.
Il traffico e le ripercussioni sulla viabilità
L’incidente ha avuto pesanti ripercussioni sul traffico locale. Via di Dragone è rimasta chiusa per oltre tre ore, causando lunghe code e disagi per i pendolari diretti verso Ostia e il Lido di Roma. I mezzi pubblici, in particolare le linee di autobus ATAC 04 e 06, hanno subito deviazioni temporanee per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine.
La riapertura della strada è avvenuta intorno alle 11:30, solo dopo la rimozione dei veicoli incidentati e la pulizia del manto stradale. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a preferire percorsi alternativi e a prestare la massima attenzione alla guida, soprattutto nelle ore di punta.
Reazioni e cordoglio della comunità
La notizia della morte del 52enne ha suscitato profondo dolore tra i residenti di Acilia e dintorni. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social network, dove amici e conoscenti hanno voluto ricordare la vittima come una persona solare, disponibile e molto legata al quartiere.
Il comitato di quartiere “Dragone Sicura” ha colto l’occasione per rilanciare l’allarme sulla pericolosità della strada: “Non possiamo più tollerare che via di Dragone continui a mietere vittime. Servono interventi urgenti e concreti da parte dell’amministrazione comunale”, si legge in un comunicato diffuso poche ore dopo l’incidente.
Prevenzione e sicurezza stradale: cosa si può fare
Alla luce di quanto accaduto, torna prepotentemente al centro del dibattito il tema della sicurezza stradale a Roma. I dati forniti dall’ISTAT indicano che nel 2023 gli incidenti stradali nella Capitale sono stati oltre 13.000, con più di 120 morti. Numeri allarmanti che evidenziano la necessità di un piano straordinario per la messa in sicurezza delle strade urbane.
Tra le soluzioni più urgenti proposte dagli esperti figurano:
- Installazione di autovelox e telecamere di controllo del traffico;
- Rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale;
- Miglioramento dell’illuminazione pubblica nelle zone periferiche;
- Campagne di sensibilizzazione alla guida sicura;
- Aumento della presenza della Polizia Locale nei punti critici.
In particolare, il quadrante sud-ovest di Roma, che include zone come Infernetto, Casal Palocco, Ostia e Acilia, necessita di interventi mirati per ridurre l’incidentalità, anche alla luce dell’espansione urbanistica e dell’aumento del traffico veicolare.
Link utili e approfondimenti
- Polizia Locale – Sito Ufficiale
- Notizie da Acilia su RomaToday
- Comune di Roma – Mobilità e Sicurezza
Un appello per un cambiamento strutturale
Questo ennesimo incidente mortale a Roma riaccende i riflettori su una problematica che non può più essere ignorata. La sicurezza stradale deve diventare una priorità per l’amministrazione comunale, per le forze dell’ordine e per tutti i cittadini. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile ridurre il numero di vittime sulle nostre strade e garantire una mobilità più sicura per tutti.
La speranza è che la tragica morte di questo 52enne non resti solo un numero nelle statistiche, ma diventi il punto di partenza per un cambiamento reale e duraturo. Perché ogni vita persa sulla strada è una ferita per l’intera comunità.