La quinta edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit si è conclusa con successo a Roma, confermando l’evento come uno dei principali appuntamenti in Italia dedicati alla cybersecurity, alla trasformazione digitale e alla sicurezza informatica. Organizzato da The Innovation Group, il summit ha riunito esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, aziende leader e startup innovative per discutere delle sfide e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie in ambito di sicurezza digitale.
Un evento strategico per l’Italia digitale
Il summit si è svolto a Roma, città che si conferma sempre più punto di riferimento per la cybersecurity nazionale. La capitale ha ospitato una serie di tavole rotonde, keynote speech e workshop, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato nella lotta al cybercrime e nella gestione dei rischi informatici.
Tra i temi più discussi durante l’evento:
- l’evoluzione delle minacce informatiche;
- l’adozione di tecnologie come intelligenza artificiale e cloud computing;
- la necessità di una strategia nazionale condivisa per la cyber resilience;
- lo sviluppo delle competenze digitali e dei cyber talent;
- le nuove normative europee sulla sicurezza, come il Cyber Resilience Act.
Cybersecurity e intelligenza artificiale: un binomio sempre più strategico
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di sicurezza informatica è stata una delle tematiche centrali del summit. Gli esperti hanno evidenziato come l’AI possa rappresentare un potente alleato per rilevare attacchi, automatizzare risposte e anticipare comportamenti malevoli, ma anche una possibile minaccia se utilizzata da attori ostili.
In particolare, è stato approfondito il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa, in grado di creare contenuti realistici (deepfake) e produrre codice malevolo. Questo scenario apre nuove sfide per la cyber difesa e impone una maggiore vigilanza da parte delle aziende e delle istituzioni.
Cloud e sicurezza: un equilibrio da trovare
Altro tema centrale dell’Innovation Cybersecurity Summit è stato il cloud computing, sempre più adottato dalle organizzazioni pubbliche e private per la sua flessibilità e scalabilità. Tuttavia, la migrazione verso il cloud comporta anche rischi legati alla protezione dei dati sensibili e alla gestione degli accessi.
Durante i panel, si è discusso di strategie per garantire la sicurezza nel cloud, come:
- l’adozione di architetture Zero Trust;
- la crittografia dei dati in transito e a riposo;
- l’utilizzo di strumenti di monitoraggio continuo;
- la conformità al GDPR e ad altre normative europee.
La risposta istituzionale al cybercrime
Numerosi rappresentanti delle istituzioni italiane hanno preso parte all’evento, sottolineando l’importanza strategica della cybersecurity per la sicurezza nazionale. In particolare, è stato evidenziato il ruolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che ha il compito di coordinare le attività di prevenzione e risposta agli attacchi informatici a livello nazionale.
L’ ha rappresentato anche un’occasione per fare il punto sull’implementazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026, che mira a rafforzare la resilienza dei sistemi digitali italiani, promuovendo investimenti, ricerca e formazione.
Formazione e sviluppo dei cyber talent
Uno dei temi più urgenti emersi durante il summit è la carenza di professionisti della sicurezza informatica. Secondo i dati presentati, in Italia mancano migliaia di esperti in cybersecurity, una lacuna che rischia di compromettere la capacità del Paese di rispondere efficacemente alle minacce digitali.
Per affrontare questa sfida, è necessario:
- rafforzare i percorsi formativi universitari e tecnici;
- promuovere programmi di reskilling e upskilling per i lavoratori;
- incentivare la partecipazione femminile nel settore IT;
- stimolare la collaborazione tra università, aziende e pubblica amministrazione.
Cyber resilience: un obiettivo comune
Il concetto di cyber resilience è stato al centro di numerosi interventi. Non si tratta solo di difendersi dagli attacchi, ma di essere in grado di continuare a operare anche in presenza di incidenti informatici. Questo richiede un approccio olistico che coinvolga:
- la governance della sicurezza;
- l’analisi del rischio;
- la business continuity;
- la gestione delle crisi e la comunicazione interna ed esterna.
In questo contesto, il Cyber Resilience Act dell’Unione Europea rappresenta un importante passo avanti, introducendo obblighi di sicurezza per i produttori di hardware e software e rafforzando la trasparenza verso i consumatori.
Partnership pubblico-private per una sicurezza condivisa
Uno dei messaggi chiave emersi dal summit è la necessità di rafforzare la collaborazione tra settore pubblico e privato. Le minacce informatiche non conoscono confini e colpiscono indistintamente aziende, enti pubblici e cittadini. Solo attraverso una cooperazione strutturata è possibile:
- scambiare informazioni in tempo reale sugli attacchi;
- sviluppare tecnologie di difesa avanzate;
- coordinare le risposte a livello nazionale ed europeo.
In questo senso, iniziative come l’ecosistema Cyber 4.0 e il sostegno ai centri di competenza rappresentano strumenti fondamentali per stimolare l’innovazione e la condivisione delle best practice.
Uno sguardo al futuro della cybersecurity in Italia
Il successo della V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit conferma l’importanza crescente della sicurezza digitale nel contesto italiano ed europeo. L’evento ha offerto una panoramica completa sulle sfide attuali e sulle strategie da adottare per affrontare un panorama di minacce in continua evoluzione.
Tra i takeaway principali:
- la cybersecurity deve diventare una priorità strategica per ogni organizzazione;
- l’innovazione tecnologica deve andare di pari passo con la sicurezza;
- la formazione e lo sviluppo delle competenze sono la chiave per costruire un ecosistema digitale resiliente;
- la collaborazione tra attori pubblici e privati è essenziale per affrontare le sfide globali.
Guardando al futuro, sarà fondamentale continuare a investire in cybersecurity, promuovere una cultura della sicurezza digitale e rafforzare il ruolo dell’Italia come hub europeo per l’innovazione e la difesa cibernetica.