Search
Monday 31 March 2025
  • :
  • :

Le Favole di Wittgenstein: lo spettacolo filosofico-teatrale in scena a Roma dal 27 al 30 marzo 2025

Dal 27 al 30 marzo 2025, il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma ospiterà uno degli eventi teatrali più attesi della stagione: Le Favole di Wittgenstein. Questo spettacolo, ideato e diretto da Francesco Alberici, rappresenta una rara fusione tra filosofia e teatro, portando in scena un’opera che riflette sulle dinamiche del linguaggio, del pensiero e della comunicazione umana. Un evento imperdibile per gli appassionati di teatro contemporaneo, filosofia e cultura, ma anche per chi desidera vivere un’esperienza intellettuale e sensoriale fuori dagli schemi.

Un viaggio teatrale attraverso il pensiero di Ludwig Wittgenstein

Le Favole di Wittgenstein trae ispirazione dal celebre filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein, noto per i suoi studi sul linguaggio e sulla logica. Lo spettacolo non è una biografia teatrale ma una riflessione profonda e ironica sul modo in cui comunichiamo, costruiamo significati e interpretiamo la realtà. Attraverso una serie di scene che si sviluppano come favole moderne, il pubblico è invitato a interrogarsi sui limiti e le potenzialità del linguaggio, proprio come Wittgenstein faceva nei suoi scritti.

Chi è Francesco Alberici: autore e regista

Francesco Alberici è un autore, attore e regista teatrale che da anni lavora sulla contaminazione tra generi, linguaggi e discipline. Dopo aver collaborato con importanti realtà del teatro italiano contemporaneo, Alberici porta a Roma uno spettacolo che unisce il rigore filosofico alla leggerezza narrativa. Con Le Favole di Wittgenstein, il regista dimostra ancora una volta la sua capacità di rendere accessibili e coinvolgenti temi complessi, attraverso una drammaturgia originale e una messa in scena innovativa.

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo: un polo culturale nel cuore di Roma

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo è una delle realtà più attive nel panorama culturale romano. Situato nel quartiere omonimo, il teatro è noto per la sua programmazione attenta alle nuove drammaturgie, alle contaminazioni artistiche e all’inclusione sociale. Ospitare Le Favole di Wittgenstein conferma la vocazione del teatro a promuovere spettacoli che stimolano la riflessione e il dibattito, offrendo al pubblico esperienze culturali di alto livello.

Le date dello spettacolo e come partecipare

Le Favole di Wittgenstein sarà in scena a Roma dal 27 al 30 marzo 2025. I biglietti saranno disponibili online e presso la biglietteria del teatro. Si consiglia di prenotare con anticipo, vista l’alta richiesta prevista. Lo spettacolo è adatto a un pubblico adulto e a studenti universitari interessati a temi filosofici, linguistici e teatrali.

Perché vedere Le Favole di Wittgenstein

  • Un’occasione unica per assistere a uno spettacolo che unisce teatro e filosofia.
  • Un testo originale che stimola la riflessione sul linguaggio e la comunicazione.
  • Una regia innovativa firmata da Francesco Alberici, tra i protagonisti del teatro contemporaneo italiano.
  • Una cornice culturale d’eccezione: il Teatro Biblioteca Quarticciolo, punto di riferimento per la cultura a Roma.

Temi e struttura dello spettacolo

Lo spettacolo si articola in una serie di quadri narrativi, ciascuno dei quali affronta un tema specifico legato alla filosofia del linguaggio: il significato delle parole, la difficoltà di comprendersi, il potere delle convenzioni linguistiche. Il tono è spesso ironico, ma mai superficiale: ogni scena è costruita per stimolare la riflessione attraverso il paradosso, l’umorismo e l’empatia. In questo senso, Le Favole di Wittgenstein si pone come un esperimento teatrale che invita lo spettatore a guardare la realtà da una prospettiva nuova.

Il linguaggio come protagonista

Uno degli aspetti più affascinanti dello spettacolo è l’uso del linguaggio come vero e proprio protagonista della scena. Le parole, i silenzi, i malintesi e le metafore diventano strumenti narrativi che rivelano le contraddizioni del nostro modo di comunicare. Il linguaggio non è solo un mezzo, ma anche un ostacolo, un enigma, una possibilità. In questo senso, lo spettacolo si fa interprete delle riflessioni più profonde di Wittgenstein, rendendole vive e concrete attraverso la performance teatrale.

Il pubblico ideale: appassionati di filosofia, teatro e cultura

Le Favole di Wittgenstein si rivolge a un pubblico curioso, aperto alla sperimentazione e interessato ai temi della filosofia, della comunicazione e del linguaggio. È uno spettacolo che parla a chi ama il teatro d’autore, ma anche a chi si interroga sul senso delle parole e dei gesti nella vita quotidiana. Perfetto per studenti, docenti, intellettuali e per chiunque voglia vivere un’esperienza teatrale fuori dagli schemi.

Come arrivare al Teatro Biblioteca Quarticciolo

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo si trova in via Ostuni 8, Roma. È facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: le linee di autobus e la vicinanza alla fermata della metropolitana rendono semplice l’accesso anche per chi arriva da altre zone della città. Per chi preferisce l’auto, sono disponibili parcheggi nelle vicinanze.

Informazioni utili e contatti

  • Spettacolo: Le Favole di Wittgenstein
  • Date: 27-30 marzo 2025
  • Luogo: Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Ostuni 8, Roma
  • Autore e regista: Francesco Alberici
  • Biglietti: disponibili online e in teatro
  • Sito ufficiale: www.teatrobibliotecaquarticciolo.it

Un’occasione per riflettere sul nostro modo di comunicare

In un’epoca in cui la comunicazione è sempre più veloce ma spesso superficiale, Le Favole di Wittgenstein ci invita a fermarci, a pensare, a ridere e a interrogarci. Attraverso la potenza evocativa del teatro, lo spettacolo ci offre uno specchio in cui osservare le nostre abitudini linguistiche, le nostre convinzioni e i nostri limiti. Un’esperienza che lascia il segno, capace di unire intrattenimento e profondità, arte e pensiero.

Approfondimenti e risorse correlate

Il teatro come luogo di pensiero e immaginazione

Le Favole di Wittgenstein rappresenta un esempio virtuoso di come il teatro possa essere molto più di intrattenimento: può essere uno spazio di riflessione, di crescita, di confronto. In un mondo dominato da immagini rapide e messaggi brevi, questo spettacolo ci ricorda che le parole contano, che il pensiero ha valore, e che il teatro è ancora oggi uno dei luoghi privilegiati per esplorare la complessità dell’essere umano.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.