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Tuesday 22 April 2025
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Mostra ‘Materie’ di Beppe Madaudo alla Galleria Aquilani & Sons: un viaggio tra pittura, grafica e design a Roma

Nella vibrante cornice artistica di Roma, la Galleria Aquilani & Sons ospita fino al 30 giugno 2024 la mostra ‘Materie’ di Beppe Madaudo, un evento che si colloca tra i più significativi della stagione espositiva primaverile. L’artista siciliano, noto per la sua capacità di coniugare pittura, grafica e design, torna nella Capitale con un’esposizione che rappresenta una sintesi profonda del suo percorso creativo, in cui le materie, appunto, diventano protagoniste di una narrazione visiva potente e stratificata.

Chi è Beppe Madaudo: arte, grafica e comunicazione

Beppe Madaudo è un artista poliedrico, attivo da oltre quarant’anni nel panorama culturale italiano. Nato a Messina e formatosi tra Milano e Roma, ha saputo fondere nel suo linguaggio espressivo diversi ambiti della creatività, spaziando dalla pittura alla grafica editoriale, fino al design e alla comunicazione visiva. La sua carriera è costellata di collaborazioni con importanti case editrici, istituzioni culturali e aziende, che ne hanno riconosciuto il talento e l’originalità stilistica.

La mostra ‘Materie’ rappresenta un punto di arrivo e, al tempo stesso, un nuovo inizio per l’artista. Attraverso una selezione di opere recenti, Madaudo invita il pubblico a riflettere sul concetto di materia come elemento fondante dell’arte visiva, ma anche come metafora della condizione umana, della memoria e del tempo.

La mostra ‘Materie’ alla Galleria Aquilani & Sons: un’esperienza multisensoriale

La Galleria Aquilani & Sons, situata nel cuore del quartiere Trieste di Roma, è uno spazio espositivo che da anni promuove l’arte contemporanea, con particolare attenzione alle contaminazioni tra linguaggi e discipline. La scelta di ospitare la mostra di Beppe Madaudo si inserisce perfettamente nella missione della galleria: valorizzare artisti capaci di innovare e di dialogare con il presente attraverso le proprie opere.

In ‘Materie’, Madaudo propone una serie di lavori che spaziano tra tecniche miste, collage, pittura su tela e supporti non convenzionali. Le opere esposte sono il risultato di una ricerca costante sull’interazione tra forma, colore e texture. Ogni quadro è un microcosmo autonomo, dove la materia pittorica si stratifica, si increspa, si sovrappone, generando un impatto visivo e tattile di forte intensità.

Temi e linguaggi della mostra

  • Materia come memoria: molti lavori evocano paesaggi interiori, reminiscenze, frammenti di ricordi che si sedimentano sulla superficie dell’opera.
  • Materia come linguaggio: la stratificazione dei materiali diventa un alfabeto visivo che racconta storie, emozioni, visioni.
  • Materia come tempo: le opere suggeriscono un’idea di trasformazione, di evoluzione, come se ogni strato narrasse un’epoca diversa.

Un dialogo tra arte e design

Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è il dialogo tra arte e design. Beppe Madaudo, infatti, non si limita a creare opere da parete, ma concepisce l’arte come un’esperienza totalizzante, che coinvolge anche l’ambiente, l’arredo, la comunicazione. Alcuni pezzi in mostra sono vere e proprie installazioni che interagiscono con lo spazio, trasformando la galleria in un luogo immersivo, in cui il visitatore è chiamato a muoversi, osservare, toccare, riflettere.

Questa visione si riflette anche nella cura dell’allestimento, pensato come parte integrante del progetto artistico. Luci, materiali, colori e disposizione delle opere sono stati studiati per creare un percorso coerente e suggestivo, che accompagna il pubblico in un viaggio sensoriale e concettuale.

La grafica come strumento di espressione e comunicazione

Oltre alla pittura e alle installazioni, la mostra ‘Materie’ dedica uno spazio significativo alla grafica, disciplina che Madaudo ha esplorato con passione e rigore lungo tutta la sua carriera. In particolare, sono esposti alcuni manifesti, copertine editoriali e progetti di comunicazione visiva che testimoniano la sua capacità di sintetizzare concetti complessi in immagini immediate ed efficaci.

Questa sezione della mostra è particolarmente interessante per chi si occupa di design grafico e comunicazione visiva, poiché permette di osservare da vicino il processo creativo dell’artista, dalla concezione all’esecuzione finale. È anche un’occasione per riflettere sul ruolo della grafica nel contesto contemporaneo, dove l’immagine è diventata uno strumento fondamentale di narrazione e persuasione.

Informazioni pratiche per visitare la mostra

La mostra ‘Materie’ di Beppe Madaudo è visitabile presso la Galleria Aquilani & Sons in via Antonio Stoppani 10, Roma. L’ingresso è gratuito e l’orario di apertura è dal martedì al sabato, dalle 16:00 alle 19:00. La mostra resterà aperta fino al 30 giugno 2024.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale di RomaToday o contattare direttamente la galleria tramite il loro profilo Instagram.

Perché visitare ‘Materie’: un’occasione unica per conoscere l’arte contemporanea italiana

‘Materie’ non è solo una mostra d’arte, ma un invito a esplorare il mondo interiore di un artista che ha fatto della contaminazione tra linguaggi la sua cifra stilistica. È un’occasione per riscoprire il valore della materia come elemento vivo, mutevole, capace di raccontare storie personali e collettive. È anche un’opportunità per entrare in contatto con un approccio all’arte che unisce estetica, pensiero critico e progettualità, in una sintesi armonica e coinvolgente.

Per chi ama l’arte contemporanea, il design e la grafica, la mostra di Beppe Madaudo rappresenta un appuntamento imperdibile, capace di offrire spunti di riflessione e ispirazione. Ma anche per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, ‘Materie’ offre un’esperienza accessibile, stimolante e profondamente umana.

Un ponte tra passato e futuro attraverso la materia

Con ‘Materie’, Beppe Madaudo ci consegna una visione dell’arte come ponte tra passato e futuro, tra memoria e innovazione, tra forma e contenuto. Le sue opere ci parlano di noi, delle nostre emozioni, delle nostre fragilità, ma anche della nostra capacità di trasformare la materia – e quindi la realtà – attraverso la creatività. Un messaggio potente, oggi più che mai necessario.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.