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Monday 21 April 2025
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Mostra ‘Tra Mito e Sacro’ al Museo Carlo Bilotti: Un Viaggio Artistico tra Simbolismo e Spiritualità a Roma

Dal 17 aprile al 14 settembre 2025, il Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese ospita una delle esposizioni d’arte contemporanea più attese dell’anno: “Tra Mito e Sacro”. Questo evento culturale, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, si propone di esplorare il legame profondo tra l’arte, la spiritualità e il simbolismo attraverso una selezione di opere di artisti italiani e internazionali.

Il significato della mostra: un dialogo tra spiritualità e arte contemporanea

“Tra Mito e Sacro” non è una semplice esposizione, ma un percorso simbolico che attraversa culture, epoche e linguaggi espressivi differenti. Il tema centrale ruota intorno alla dimensione spirituale dell’essere umano, rappresentata attraverso opere che evocano il sacro, il mito e l’archetipo. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione profonda sul senso dell’esistenza, sulla trascendenza e sulle connessioni tra l’uomo e il divino.

Il curatore della mostra, Donatella Giagnacovo, ha selezionato con attenzione artisti che, pur provenendo da background culturali diversi, condividono una visione comune: quella di un’arte come ponte tra il visibile e l’invisibile, tra il quotidiano e l’eterno.

Gli artisti in mostra: un panorama internazionale

La mostra “Tra Mito e Sacro” presenta opere di ventuno artisti, italiani e stranieri, che interpretano il sacro attraverso pittura, scultura, fotografia e installazioni multimediali. Tra i nomi più noti troviamo:

  • Giorgio Bevignani, noto per le sue sculture che evocano forme ancestrali e spirituali;
  • Antonio Barbieri, le cui opere riflettono un forte simbolismo legato alla figura umana;
  • Francesca Della Toffola, fotografa che esplora l’invisibile attraverso la luce e l’ombra;
  • Gabriele Tinti, poeta e autore di installazioni che fondono parola e immagine;
  • Yari Miele, artista concettuale che lavora con la percezione e la spiritualità.

Ogni artista contribuisce con una o più opere che dialogano tra loro, creando un itinerario immersivo e multisensoriale all’interno degli spazi del Museo Carlo Bilotti.

Il Museo Carlo Bilotti: un contesto ideale per l’arte simbolica

Situato nel cuore di Villa Borghese, il Museo Carlo Bilotti è una delle sedi museali più affascinanti di Roma. Ospitato nell’antica Aranciera, il museo è noto per la sua collezione permanente che include opere di Giorgio de Chirico, Andy Warhol, Gino Severini e altri maestri del Novecento.

Il dialogo tra l’arte contemporanea e la storicità del luogo contribuisce a valorizzare ulteriormente il significato della mostra, offrendo al visitatore un’esperienza unica, sospesa tra passato e presente, tra materia e spirito.

Un percorso espositivo tra mito, simbolo e spiritualità

Il percorso espositivo si sviluppa in diverse sezioni tematiche, ognuna delle quali affronta un aspetto della relazione tra l’uomo e il sacro:

  • Il Mito: opere che reinterpretano figure mitologiche, archetipi universali e racconti ancestrali;
  • Il Sacro: lavori che esplorano la dimensione religiosa o spirituale, attraverso simboli, icone e rituali;
  • La Trascendenza: installazioni immersive che invitano alla meditazione e alla contemplazione;
  • Il Corpo come Tempio: riflessioni artistiche sulla sacralità dell’essere umano e sulla sua connessione con l’universo.

Ogni sezione è accompagnata da apparati testuali e multimediali che aiutano il pubblico a comprendere il contesto e il significato delle opere esposte.

Eventi collaterali e attività didattiche

Durante il periodo della mostra, il Museo Carlo Bilotti ospiterà una serie di eventi collaterali pensati per coinvolgere un pubblico ampio e variegato:

  • Incontri con gli artisti e tavole rotonde con critici d’arte e studiosi di filosofia e religione;
  • Laboratori didattici per bambini e studenti delle scuole, per avvicinare i più giovani al linguaggio simbolico dell’arte;
  • Visite guidate tematiche su prenotazione, per approfondire i contenuti della mostra con il supporto di esperti;
  • Performance artistiche e reading poetici ispirati ai temi del mito e del sacro.

Queste attività arricchiscono l’esperienza del visitatore, trasformando la mostra in un vero e proprio laboratorio culturale e spirituale.

Informazioni utili per visitare la mostra “Tra Mito e Sacro”

La mostra sarà visitabile dal 17 aprile al 14 settembre 2025 presso il Museo Carlo Bilotti, situato all’interno di Villa Borghese, uno dei parchi più iconici della capitale.

Orari di apertura:
Dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30).
Chiuso il lunedì.

Biglietti:
L’ingresso alla mostra è gratuito.

Come arrivare:
Il museo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (bus e metro A – fermata Flaminio), oppure a piedi da Piazza del Popolo. È disponibile anche un parcheggio a pagamento nelle vicinanze.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale www.museocarlobilotti.it o contattare il servizio informazioni turistiche di Roma Capitale.

Perché visitare la mostra “Tra Mito e Sacro” a Roma

Visitare “Tra Mito e Sacro” significa immergersi in un universo artistico che va oltre la semplice contemplazione estetica: è un invito alla riflessione, alla spiritualità, al recupero di un linguaggio simbolico spesso dimenticato nella società contemporanea.

La mostra rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire come l’arte contemporanea possa ancora parlare al cuore dell’uomo, affrontando tematiche universali come il mito, il sacro, la morte, la rinascita e la trascendenza.

In un’epoca segnata da crisi identitarie e spirituali, “Tra Mito e Sacro” si pone come un faro di bellezza e significato, capace di offrire conforto, ispirazione e consapevolezza.

Non è solo una mostra da vedere, ma un’esperienza da vivere, in uno dei luoghi più suggestivi di Roma.

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Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.