Nel quadrante nord-ovest di Roma, precisamente nella zona di Tragliatella, sono finalmente iniziati i tanto attesi lavori per la realizzazione della nuova fogna, un’opera infrastrutturale fondamentale per migliorare la qualità della vita dei residenti e risolvere problematiche igienico-sanitarie che si trascinano da anni. Dopo decenni di attese, promesse e disagi, l’intervento è ora realtà grazie a un finanziamento pubblico e alla sinergia tra enti locali e Acea Ato 2.
Perché la nuova fogna a Tragliatella è così importante
Tragliatella è una delle zone periferiche del Municipio XV di Roma, caratterizzata da un tessuto urbanistico a bassa densità e da una popolazione in crescita. Nonostante ciò, l’area è rimasta per lungo tempo priva di un sistema fognario adeguato, costringendo i cittadini a ricorrere a soluzioni temporanee come pozzi neri e fosse biologiche. Questo ha comportato non solo un aggravio economico per le famiglie, ma anche rischi ambientali e sanitari.
La nuova fogna rappresenta quindi una svolta epocale per la zona: consentirà finalmente il collegamento delle abitazioni alla rete fognaria pubblica, riducendo l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere e migliorando la gestione delle acque reflue.
Tempistiche e fasi dei lavori
Secondo quanto comunicato dal Municipio XV e da Acea Ato 2, i lavori per la nuova fogna a Tragliatella sono partiti ufficialmente a fine maggio 2024 e si concluderanno entro la fine dell’estate. Il cronoprogramma prevede una durata complessiva di circa tre mesi, salvo imprevisti legati a condizioni meteorologiche o ostacoli tecnici.
Il cantiere interessa principalmente via della Cadutella, arteria strategica della zona, lungo la quale verranno posate le nuove tubazioni. L’intervento sarà suddiviso in più fasi per minimizzare i disagi alla circolazione e garantire la sicurezza dei residenti e degli operatori.
Dettagli tecnici dell’opera
Il progetto prevede la realizzazione di un collettore fognario lungo circa 1,5 km, con tubazioni di ultima generazione in grado di garantire un’elevata resistenza e una lunga durata. Il sistema sarà integrato con le infrastrutture esistenti e permetterà il convogliamento delle acque reflue verso gli impianti di trattamento gestiti da Acea Ato 2.
Tra le opere accessorie previste ci sono:
- la realizzazione di pozzetti di ispezione;
- l’installazione di valvole anti-riflusso per prevenire allagamenti;
- il ripristino del manto stradale al termine dei lavori.
Impatto sui residenti e benefici attesi
Durante i lavori, i residenti di Tragliatella potrebbero dover affrontare alcuni disagi temporanei, come deviazioni del traffico, rumori e limitazioni all’accesso veicolare in alcune strade. Tuttavia, le autorità locali assicurano che tutte le misure necessarie sono state adottate per ridurre al minimo l’impatto del cantiere.
Una volta completata l’opera, i benefici per la comunità saranno notevoli:
- collegamento diretto alla rete fognaria pubblica;
- eliminazione delle fosse biologiche e dei pozzi neri;
- miglioramento della qualità ambientale;
- valorizzazione degli immobili;
- riduzione dei costi di manutenzione per i cittadini.
Un’opera attesa da decenni
Il progetto della nuova fogna a Tragliatella non è nato oggi. Da oltre vent’anni i residenti chiedevano a gran voce un intervento strutturale per risolvere l’annoso problema della mancanza di fognature. Numerose sono state le segnalazioni, le raccolte firme e le istanze presentate al Comune di Roma e al Municipio XV.
Solo nel 2023, grazie a un nuovo piano di investimenti di Acea Ato 2 e alla volontà politica dell’attuale amministrazione municipale, è stato possibile sbloccare i fondi necessari e avviare la progettazione esecutiva. La gara d’appalto è stata aggiudicata nei primi mesi del 2024 e i lavori sono partiti poco dopo.
Il ruolo di Acea Ato 2 e della politica locale
Acea Ato 2, società che gestisce il servizio idrico integrato per Roma e provincia, ha avuto un ruolo centrale nella pianificazione e realizzazione dell’opera. L’azienda ha stanziato oltre 500 mila euro per il progetto, coprendo interamente i costi dell’intervento.
Fondamentale è stato anche l’impegno del Municipio XV, guidato dal presidente Daniele Torquati, che ha seguito da vicino l’iter burocratico e ha fatto pressione sugli enti competenti per accelerare i tempi. La collaborazione tra amministrazione municipale e Acea è stata determinante per superare gli ostacoli tecnici e amministrativi che avevano bloccato il progetto per anni.
Interventi futuri e pianificazione urbana
La nuova fogna a Tragliatella rappresenta solo il primo passo di un più ampio piano di riqualificazione delle periferie del Municipio XV. In programma ci sono altri interventi infrastrutturali, tra cui:
- l’estensione della rete idrica in alcune aree ancora sprovviste;
- la manutenzione straordinaria delle strade rurali;
- la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica;
- la creazione di aree verdi attrezzate.
Questi progetti rientrano nel piano strategico del Comune di Roma per colmare il divario tra centro e periferia e garantire pari diritti e servizi a tutti i cittadini.
Come seguire l’andamento dei lavori
I cittadini interessati possono seguire l’andamento dei lavori attraverso diversi canali ufficiali:
- il sito web del Municipio XV (www.comune.roma.it);
- la pagina Facebook del presidente Daniele Torquati;
- il portale di Acea Ato 2 (www.gruppo.acea.it);
- le comunicazioni pubbliche affisse nelle vie interessate dal cantiere.
Inoltre, è possibile contattare direttamente gli uffici del Municipio per segnalare eventuali criticità o richiedere informazioni.
Un esempio di buona amministrazione e collaborazione
La realizzazione della nuova fogna a Tragliatella è un esempio concreto di come la collaborazione tra cittadini, amministrazione pubblica e aziende partecipate possa portare a risultati tangibili e migliorare la qualità della vita nelle periferie urbane. Dopo anni di immobilismo, finalmente i residenti possono guardare con fiducia al futuro, sapendo che i loro diritti e le loro esigenze sono stati ascoltati.
Il completamento dell’opera non solo risolve un problema storico, ma rappresenta anche un modello replicabile in altre aree della città che ancora oggi soffrono per la mancanza di infrastrutture essenziali.