Un nuovo progetto edilizio ha acceso il dibattito nel cuore di Roma: in viale di Trastevere, al civico 191, sorgerà uno studentato privato che sta già facendo discutere residenti, attivisti e urbanisti. L’intervento si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione urbana che coinvolge la Capitale, ma solleva interrogativi sull’impatto sociale e ambientale di queste trasformazioni, specialmente in un quartiere storico e densamente abitato come Trastevere.
Il progetto dello studentato in viale di Trastevere
Il progetto prevede la costruzione di una struttura destinata ad accogliere studenti universitari, con circa 400 posti letto. L’intervento è stato promosso dal fondo Fondo Erasmo, gestito da Fabrica Immobiliare SGR, e rientra nel programma Student Housing sostenuto da CDP (Cassa Depositi e Prestiti). Il Fondo Erasmo è già attivo in diverse città italiane con iniziative analoghe, e punta a rispondere alla crescente domanda di alloggi per studenti fuori sede.
L’edificio sorgerà al posto dell’ex sede dell’INPS, ormai dismessa da anni, e sarà realizzato secondo criteri di sostenibilità ambientale. Il progetto prevede spazi comuni, aree verdi, servizi condivisi e connessioni digitali avanzate, in linea con i modelli più moderni di residenza universitaria.
Polemiche e opposizioni: la reazione del territorio
Nonostante l’obiettivo dichiarato di riqualificare un’area abbandonata, il progetto ha incontrato una forte opposizione da parte dei residenti e di alcune forze politiche locali. Tra i principali motivi di contestazione ci sono:
- Il rischio di speculazione edilizia mascherata da intervento sociale;
- La mancanza di trasparenza nel processo autorizzativo e nella comunicazione con il territorio;
- Il timore che lo studentato diventi una struttura elitaria, con affitti elevati non accessibili alla maggior parte degli studenti;
- La perdita di spazi pubblici e la trasformazione dell’identità del quartiere;
- L’impatto sul traffico e sulla vivibilità della zona, già congestionata.
Le proteste si sono concretizzate in una petizione popolare e in diverse manifestazioni, che hanno coinvolto comitati di quartiere, associazioni culturali e ambientaliste. Anche alcuni consiglieri municipali hanno espresso perplessità sull’opportunità dell’intervento.
Il ruolo della rigenerazione urbana a Roma
La Capitale sta vivendo una fase di intensa trasformazione, con numerosi progetti di rigenerazione urbana che mirano a recuperare edifici dismessi, aree industriali e spazi pubblici in disuso. Tuttavia, non tutti questi interventi sono accolti positivamente dalla cittadinanza. Il caso dello studentato di Trastevere è emblematico delle tensioni che possono nascere quando le esigenze del mercato immobiliare si scontrano con la tutela del patrimonio urbano e sociale.
Secondo gli urbanisti, è fondamentale che la rigenerazione urbana sia accompagnata da processi partecipativi, in cui le comunità locali possano esprimere le proprie esigenze e contribuire alla definizione dei progetti. In caso contrario, si rischia di creare nuovi squilibri e di alimentare la gentrificazione dei quartieri storici.
Student housing: un mercato in crescita
Negli ultimi anni, il settore dello student housing ha registrato una crescita significativa in Italia, spinto dalla domanda crescente di alloggi da parte degli studenti fuori sede, sia italiani che internazionali. Secondo i dati del portale CDP, l’Italia ha un forte gap di offerta rispetto agli altri Paesi europei: solo il 5% degli studenti universitari ha accesso a un alloggio dedicato, contro una media europea del 18%.
Il nuovo studentato di Trastevere si inserisce in questa tendenza, ma pone anche interrogativi sulla sostenibilità sociale di queste strutture. Gli affitti, infatti, sono spesso troppo elevati per gli studenti con redditi medio-bassi, e il rischio è che queste residenze diventino enclave per studenti benestanti, escludendo chi ha maggiori difficoltà economiche.
La posizione delle istituzioni
Il Comune di Roma ha difeso il progetto, sottolineando che si tratta di un intervento che recupera un edificio abbandonato, crea posti letto per studenti e contribuisce alla modernizzazione del tessuto urbano. Inoltre, l’amministrazione capitolina ha dichiarato che l’intervento è conforme agli strumenti urbanistici vigenti e rispetta i criteri di sostenibilità ambientale.
Tuttavia, i comitati di quartiere chiedono maggiore trasparenza e coinvolgimento, soprattutto in fase di progettazione. Alcuni propongono di destinare parte della struttura a studenti in difficoltà economica o di creare spazi aperti al quartiere, per evitare la chiusura e l’esclusività della nuova residenza.
Impatto ambientale e sostenibilità
Uno degli aspetti più discussi riguarda l’impatto ambientale del nuovo studentato. Il progetto prevede l’adozione di tecnologie green, come il risparmio energetico, pannelli fotovoltaici e sistemi di raccolta delle acque piovane. Tuttavia, i residenti temono che la costruzione possa aumentare il traffico, ridurre le aree verdi e compromettere l’equilibrio ecologico del quartiere.
Per mitigare questi effetti, si propone la realizzazione di un piano di mobilità sostenibile, con incentivi all’uso della bicicletta, mezzi pubblici e percorsi pedonali. Inoltre, si auspica un monitoraggio continuo dell’impatto ambientale, con la partecipazione attiva delle comunità locali.
Studentato a Trastevere: tra opportunità e criticità
Il nuovo studentato in viale di Trastevere rappresenta una sfida per Roma: da un lato, offre una risposta concreta alla domanda abitativa degli studenti, contribuendo alla riqualificazione di un edificio inutilizzato; dall’altro, solleva dubbi legittimi su accessibilità, trasparenza e impatto sociale.
Per garantire che questo tipo di interventi siano realmente utili alla collettività, è fondamentale adottare un approccio integrato, che tenga conto delle esigenze del territorio, della sostenibilità ambientale e della giustizia sociale. Solo così la rigenerazione urbana potrà diventare un’opportunità e non un motivo di conflitto.
Approfondimenti e risorse utili
- Articolo originale su RomaToday
- Cassa Depositi e Prestiti – Student Housing
- Fabrica Immobiliare SGR
- Comune di Roma
Il futuro della residenza studentesca a Roma
Il caso dello studentato in viale di Trastevere potrebbe diventare un modello – positivo o negativo – per i futuri interventi di student housing nella Capitale. La sfida sarà trovare un equilibrio tra le esigenze del mercato, la tutela del tessuto urbano e la partecipazione dei cittadini. Solo attraverso un dialogo aperto e trasparente sarà possibile costruire una città più inclusiva, sostenibile e a misura di studente.