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Tuesday 29 April 2025
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Roma, nuova Pietra d’Inciampo a San Saba in memoria di Giuseppe Del Monte

Nel cuore di Roma, nel quartiere San Saba, è stata posata una nuova Pietra d’Inciampo in memoria di Giuseppe Del Monte. Questo importante gesto di commemorazione si inserisce in un più ampio progetto volto a mantenere viva la memoria delle vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste.

Chi era Giuseppe Del Monte?

Giuseppe Del Monte era un cittadino romano di origine ebraica che, come molti altri, fu vittima della persecuzione nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Arrestato e deportato, Giuseppe Del Monte trovò la morte nei campi di concentramento, vittima di un sistema di sterminio che ha segnato una delle pagine più buie della storia contemporanea.

Il significato delle Pietre d’Inciampo

Le Pietre d’Inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un progetto ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig. Questi piccoli blocchi di ottone, incastonati nel selciato davanti alle abitazioni delle vittime del nazismo, rappresentano un modo tangibile per ricordare coloro che furono deportati e non fecero più ritorno. Ogni Pietra riporta il nome della persona, la data di nascita, la data e il luogo della deportazione e, se noto, il luogo della morte.

La posa della Pietra d’Inciampo a San Saba

La cerimonia di posa della Pietra d’Inciampo dedicata a Giuseppe Del Monte si è svolta alla presenza delle autorità locali, di rappresentanti della comunità ebraica e di cittadini che hanno voluto rendere omaggio alla sua memoria. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione storica che, anno dopo anno, continua ad arricchire le strade di Roma con nuove Pietre commemorative.

San Saba e la memoria della Shoah

Il quartiere San Saba ha un forte legame con la memoria della Shoah e della Resistenza romana. Durante l’occupazione nazista, molti cittadini del quartiere furono coinvolti nella lotta contro il regime e pagarono con la vita il loro impegno. La posa di una nuova Pietra d’Inciampo in questa zona rappresenta un ulteriore passo nella costruzione di una memoria collettiva che non deve essere dimenticata.

Il progetto delle Pietre d’Inciampo a Roma

Roma è una delle città italiane con il maggior numero di Pietre d’Inciampo. Dal 2010, grazie all’impegno di associazioni, istituzioni e della comunità ebraica, il progetto ha visto la posa di centinaia di pietre in diversi quartieri della capitale. Ogni pietra rappresenta una storia, un nome, un volto che rischiava di essere dimenticato. La loro presenza nelle strade della città è un monito costante contro l’odio e la discriminazione.

Perché è importante ricordare

La memoria della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste non deve mai essere dimenticata. Le Pietre d’Inciampo non sono solo un simbolo, ma un invito a riflettere su ciò che è accaduto e sull’importanza di difendere i valori della libertà, della tolleranza e della democrazia. Ogni pietra è un frammento di storia che ci ricorda quanto sia fondamentale non ripetere gli errori del passato.

Come visitare le Pietre d’Inciampo a Roma

Chiunque voglia approfondire la storia delle Pietre d’Inciampo a Roma può farlo seguendo gli itinerari dedicati. Esistono mappe interattive e visite guidate organizzate da associazioni culturali e storiche che accompagnano i visitatori alla scoperta di queste piccole ma potenti testimonianze del passato. Passeggiare per le strade della capitale e fermarsi davanti a una Pietra d’Inciampo significa rendere omaggio a chi ha perso la vita a causa della follia nazifascista.

Un monito per le future generazioni

La posa della Pietra d’Inciampo dedicata a Giuseppe Del Monte nel quartiere San Saba rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di una memoria storica condivisa. È fondamentale che le nuove generazioni conoscano il passato per costruire un futuro basato sul rispetto e sulla convivenza pacifica. In un’epoca in cui i testimoni diretti della Shoah stanno scomparendo, iniziative come questa assumono un valore ancora più significativo.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.