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Sunday 30 March 2025
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Steatosi epatica: 1 italiano su 3 ne soffre, sintomi, cause e nuove terapie

La steatosi epatica, comunemente nota come fegato grasso, è una condizione sempre più diffusa in Italia, con circa un terzo della popolazione colpita. Questa patologia, spesso silente nelle fasi iniziali, può evolversi in disturbi più gravi come la steatoepatite non alcolica (NASH), la fibrosi epatica e persino la cirrosi. Grazie ai progressi nella ricerca medica, oggi sono disponibili nuove strategie terapeutiche per contrastare questa malattia, specialmente a Roma, dove si stanno sviluppando trattamenti innovativi.

Cos’è la steatosi epatica?

La steatosi epatica è caratterizzata dall’accumulo eccessivo di grasso nelle cellule del fegato. Si distingue in due forme principali:

  • Steatosi epatica non alcolica (NAFLD): non è legata al consumo di alcol e spesso associata a obesità, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica.
  • Steatosi epatica alcolica: causata dall’eccessivo consumo di alcol, può evolvere in epatite alcolica e cirrosi.

Sintomi e diagnosi

La steatosi epatica è spesso asintomatica nelle fasi iniziali. Tuttavia, alcuni pazienti possono manifestare:

  • Affaticamento e debolezza
  • Dolore o fastidio nell’area del fegato
  • Gonfiore addominale
  • Perdita di appetito

La diagnosi si effettua attraverso esami del sangue (transaminasi elevate), ecografia epatica, risonanza magnetica o biopsia epatica nei casi più avanzati.

Cause e fattori di rischio

Diversi fattori possono favorire lo sviluppo della steatosi epatica, tra cui:

  • Obesità e sovrappeso
  • Diabete di tipo 2
  • Insulino-resistenza
  • Dislipidemia (colesterolo e trigliceridi alti)
  • Alimentazione ricca di grassi saturi e zuccheri
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Sedentarietà

Nuove terapie per la steatosi epatica a Roma

Negli ultimi anni, la ricerca ha portato allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento della steatosi epatica. A Roma, diversi centri specializzati stanno sperimentando approcci innovativi, tra cui:

  • Farmaci sperimentali: nuove molecole mirano a ridurre l’infiammazione epatica e migliorare la sensibilità all’insulina.
  • Trattamenti nutrizionali personalizzati: programmi dietetici basati su alimentazione equilibrata e integratori specifici.
  • Attività fisica mirata: esercizi studiati per migliorare la funzionalità epatica e ridurre il grasso accumulato.
  • Monitoraggio avanzato: utilizzo di biomarcatori innovativi per una diagnosi precoce e un follow-up più efficace.

Prevenzione e stile di vita

Adottare uno stile di vita sano è fondamentale per prevenire e gestire la steatosi epatica. Ecco alcuni consigli:

  • Seguire una dieta mediterranea ricca di verdure, frutta, cereali integrali e grassi sani.
  • Limitare il consumo di zuccheri raffinati e cibi ultra-processati.
  • Praticare attività fisica regolarmente, almeno 150 minuti a settimana.
  • Evitare il consumo eccessivo di alcol.
  • Monitorare regolarmente i livelli di glicemia e colesterolo.

Conclusioni: un approccio multidisciplinare per la salute del fegato

La steatosi epatica è una patologia sempre più diffusa che richiede un approccio multidisciplinare per una gestione efficace. Grazie ai progressi nella ricerca e alle nuove terapie disponibili a Roma, oggi è possibile trattare questa condizione in modo più mirato e personalizzato. La prevenzione resta la strategia migliore: adottare uno stile di vita sano e sottoporsi a controlli regolari può fare la differenza nella salute del fegato.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.