Districarsi nella selva di Compro oro che spuntano a Roma ad ogni angolo diventa ogni giorno più complicato. La promozione sempre più aggressiva a causa di una concorrenza che si fa ogni giorno più spietata rende difficile per il consumatore capire quale sia la soluzione più vantaggiosa.
Innanzi tutto cerchiamo di capire come funzionano questi particolari esercizi commerciali a Roma.
Ci si presenta ad un Compro oro con dei preziosi da vendere: il responsabile del negozio procede a pesare e a verificare il metallo e la caratura. Quindi, raccolte queste informazioni, fa un’offerta al cliente. Questi può accettare o meno, rivolgendosi agli altri negozi che si occupano di questa attività.
Il pagamento del valore (esente da qualsiasi tipo di tassa) avviene in maniera immediata e diretta, in un’unica soluzione ed esclusivamente in contanti.
Per evitare che l’oro provenga da fonti illecite, tutti i clienti devono essere registrati: dovranno quindi presentarsi con un documento d’identità valido. Inoltre gli oggetti devono essere fotografati e catalogati, in caso si rendesse necessario un confronto.
Chiarita la modalità di lavoro, resta da capire quanto potrà essere valutato l’oro o gli altri preziosi che intendiamo vendere.
I vari Compro oro a Roma propongono infatti cifre allettanti, ma si rischia spesso di restare delusi dal valore effettivo che ci viene proposto.
Va sottolineato che esistono delle quotazioni ufficiali dell’oro (fixing): meglio diffidare da chi si discosta troppo da questi valori.
Tale quotazione deriva dal prezzo dell’oro fissato e la successiva comunicazione sui mercati del valore del metallo prezioso nuovo, influenzato da domanda e offerta.
Per l’oro usato la quotazione è definita dal singolo operatore, ma è chiaro che seguirà l’andamento del fixing ufficiale.