Empire State al Palazzo delle Esposizioni: L’arte newyorkese arriva a Roma.
Il 15 gennaio 1951, Nina Leen scattò per la rivista Life una foto che ritraeva alcuni artisti. Lo stesso magazine diede al gruppo il nome de “Gli Irascibili”. Quella è New York e intorno alla non ancora Grande Mela gravitavano figure come Jackson Pollock, Jimmy Ernst e Mark Rothko.
È la nascita di un nuovo centro artistico, la futura capitale mondiale dell’arte contemporanea. In parallelo alla crescita economica si è sviluppato un fervore artistico che dura da oltre mezzo secolo. La ricchezza e il benessere hanno sviluppato nuove forme di mecenatismo che dagli Irascibili, passando per Andy Warhol e Jean Michel Basquiat si arriva alle migliaia di gallerie d’arte sparse per la città attualmente.
Il frutto degli artisti newyorkesi sarà in mostra a Roma, al Palazzo delle Esposizioni dal 23 aprile al 21 luglio, in Empire State. Arte a New York oggi. Una rassegna intergenerazionale che si propone come vetrina sulla Grande Mela per il pubblico d’Oltreoceano, venticinque artisti invitati, tra emergenti ed affermati: Michele Abeles, Uri Aran, Darren Bader, Antoine Catala, Moyra Davey, Keith Edmier, LaToya Ruby Fazier, Dan Graham, Renée Green, Wade Guyton, Shadi Habib Allah, Jeff Koons, Nate Lowman, Daniel McDonald, Bjarne Melgaard, John Miller, Takeshi Murata, Virginia Overton, Joyce Pensato, Adrian Piper, Rob Pruitt, R.H.Quaytman Tabor Robak, Julian Schnabel, Ryan Sullivan.
Ad interpretare appieno il senso di continuità tra i fasti passati di Roma e l’attualità di New York è l’opera che accoglie il pubblico, posta sotto la cupola di Piacentini. È Penn Station Ciborium di Keith Edmier, realizzata in occasione di Empire State.
Nella scultura c’è tutta l’abilità dell’artista nell’unire esperienza personale e contesto espositivo. L’opera ricorda il baldacchino del Bernini di San Pietro ed è palese la citazione di due stazioni ferroviarie ormai distrutte. L’antica stazione Termini, distrutta nel 1937 per far spazio alla nuova realizzazione in occasione dell’Esposizione Universale; e la Penn Station di New York, ispirata alle Terme di Caracalla, completata nel 1910 e distrutta nel 1965.
Inoltre, la scultura si presenta come un reliquiario personale. Alla base dell’installazione è posta una teca contenente una struttura in ferro ad X appartenente alla vecchia Penn Station, frammenti di sue vecchie opere e pietre di Roma. Il recupero del passato riproposto in chiave presente, lo si nota anche nell’applicazione alle base della struttura di gusci di ostriche, un tempo copiose nelle acque di New York e quasi scomparse per l’inquinamento, che si arrampicano sui pilastri come a ricercare una nuova vita.
Penn Station Ciborium non è l’unica opera che si presenta come collante tra due aree geografiche distanti tra loro.
John Miller con i suoi scatti lavorati in post produzione, ritrae attimi della pausa pranzo all’esterno del suo laboratorio, e il senso di non-luogo espresso dalle foto riporta il soggetto in contesti diversi da New York.
Un’altra opera nata ad hoc per la mostra è Roma Donald di Joyce Pensato, che indaga nel presunto fallimento del sogno statunitense, e mette in discussione l’aspetto psicologico delle icone Disney.
Jeff Koons con la serie Antiquity rappresenta il gruppo marmoreo di Delo (Afrodite e il Dio Pan) giocando sulla cromatura dello sfondo. Ancora una volta due grandiosità, in tempi diversi, dell’occidente che si incontrano sotto forma di opera d’arte.
Durante il periodo della mostra verranno organizzati incontri, proiezioni e laboratori per bambini. Info sul sito.
Empire State. Arte a New York oggi
23 aprile – 21 luglio 2013
Palazzo delle esposizioni, Roma
A cura di: Alex Gartenfeld e Norman Rosenthal
Orari: domenica, martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 20; venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30; lunedì chiuso
Costo del biglietto: Intero 12,50 €; ridotto 10 €.