L’arte orientale, un microcosmo al centro di Roma
C’è un posto, nel cuore di Roma, dove gli appassionati dell’Oriente possono sentirsi a casa. O quasi. Si tratta del Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, situato in Via Merulana, che si propone di diffondere la conoscenza delle civiltà asiatiche e tutelare le opere d’arte provenienti dai Paesi Orientali.
Il Museo, istituito nel 1957, è stato nel 2008 intitolato a Giuseppe Tucci, considerato tra i massimi orientalisti del Novecento. Il complesso è suddiviso in varie sale, ognuna facente capo ad uno specifico settore. La prime tre sono dedicate al Vicino e Medio Oriente; è qui possibile trovare utensili e ornamenti di uso quotidiano, nonché vasellame di terracotta. Tra tutti gli oggetti sicuramente spiccano i vasi dipinti, datati dal V al II millennio a. C., provenienti dalle culture dell’altopiano iraniano e, nella terza sala, i contenitori in argento o oro dell’impero Sassanide. (III-VII sec. d.C.)
La quarta sala è invece dedicata all’archeologia e all’arte del mondo islamico compresa tra l’inizio dell’VIII e il XIX secolo. Qui possiamo trovare cippi funerari, ceramiche e monete di vario genere. Sono inoltre presenti delle antiche giare in terracotta invetriata (VIII sec. a.C.); di particolare effetto le coppe e i piatti della dinastia samanide, con decorazioni di iscrizioni in arabo e soggetti animali.
Le sale cinque e otto sono dedicate all’arte del Gandhara, corrente figurativa prevalentemente buddista che si sviluppò nelle zone a nord ovest dell’India, mentre la sala sesta è dedicata all’arte del Nepal e del Tibet, caratterizzata in particolar modo da dipinti su rotolo e statue in lega metallica, alcune rappresentanti la divinità buddista Shyamatara. Le restanti sale sono dedicate ad opere provenienti da Cina, Giappone e Corea. Tra le opere cinesi di maggior rilievo possiamo trovare le statuine funerarie di terracotta smaltata, che ripercorrono le dinastie che vanno dalla Tang (618-907) alla Qing (1644-1911), e i vasi di giada verde.
Tra le opere coreane spiccano invece alcuni vasi in ceramica invetriata appartenenti alle dinastie Goryeo (936-1392) e Joseon (1392-1910), che sono presenti nella sala numero dieci.
Il museo è quindi un interessante microcosmo in cui il visitatore può immergersi e sentire il profumo dell’Oriente in tutte le sue artistiche sfaccettature. Per chi, nostalgico o sognatore, aspira di vedere la Cina o il Medio Oriente senza spostarsi troppo da casa.
Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’
Via Merulana, 248
Orari:
Martedì, mercoledì e venerdì, ore 9:00-14:00
Giovedì, sabato, domenica e festivi, ore 9:00-19:30
Lunedì chiuso
Biglietto:
intero 6 euro
ridotto 3 euro