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Roma rinasce All’ombra del Colosseo | Fuori le Mura

Roma rinasce All’ombra del Colosseo

25 giugno 2012

di Maria Flavia Vecchio

Presentato in anteprima in occasione della kermesse capitolina

La locandina dello spettacolo

Dove rappresentare in anteprima un musical dedicato ai leggendari natali di Roma se non “All’ombra del Colosseo”? Mai location fu più azzeccata di quella scelta per la prima messa in scena nazionale dello scorso 23 giugno de I gemelli leggendari, opera musical nata dall’idea di Simone Martino ed Ermanno Sebastiano (anche compositori delle musiche) per la regia di Marco Simeoli, libretto di Riccardo Fortuna e Marco Quaglia. La leggenda della fondazione di Roma ha rivissuto sul palco della kermesse estiva “All’ombra del Colosseo”, prima delle tappe che l’opera affronterà nel periodo estivo. Infatti, il 4 agosto il cast sarà all’anfiteatro di Ferento (VT), l’11 e 12 agosto all’anfiteatri di Villa Adele di Anzio, per concludere – dal 5 al 7 ottobre – al Gran Teatro di Roma.

La voce di Luca Ward racconta la nota storia dei fratelli Romolo e Remo (interpretati rispettivamente da Oscar Nini e Luca Marconi), figli dell’unione fra Rea Silvia (Sharon Alessandri), vestale votata alla castità, e Marte (Leonardo di Minno). Quando il Re Amulio (Paolo Gatti) viene a conoscenza dell’avvenimento peccaminoso, inorridito soprattutto dal fatto che Rea Silvia sta per mettere al mondo la discendenza maschile del fratello Numitore, a cui ha usurpato il trono in precedenza, manda a morte la vestale e ordina di gettare i due bambini della donna nel Tevere. Ma i due gemelli vengono tratti in salvo dallo stesso fiume su cui da adulti sceglieranno insieme di fondare una nuova città. Infatti, il pastore Faustolo (Angelo Del Vecchio) li trova sulle rive del Tevere e decide di occuparsi di loro con amore e dedizione.

Luca Ward, voce narrante de “I gemelli leggendari”

Una storia fatta di guerre e violenza, quella di Romolo e Remo, ma anche di amore e fede verso divinità a volte complici a volte nemiche dell’umana stirpe. I due gemelli che insieme sognano di fondare una città governata dalla virtù sono però destinati a dividersi: solo uno potrà regnare e dare il proprio nome alla Città Eterna. È Romolo a dare la morte al fratello per cause che nel musical non appaiono chiare, come a voler far passare in secondo piano un atto scellerato che tuttavia permette a Romolo di diventare sovrano della città che porta il suo nome: Roma. In effetti, nel corso della messa in scena ci si accorge di diverse “sviolinate” nei confronti dell’UrbsI gemelli leggendari sembrano voler fare le parti di Roma in tutto e per tutto mostrando fatti di violenza oggettiva in una veste che li rende necessari, se non positivi, per una fondazione degna di tal nome (è il caso dell’episodio del “ratto delle Sabine”, che suscita simpatia) . Nonostante ciò, molte le scelte azzeccate: lo sfruttamento delle varie uscite/entrate in scena, che contribuisce a creare nuomerosi “effetto sorpresa”, il gioco di luci efficace nel rendere l’idea della contrapposizione buono/cattivo e umano/divino, le notevoli coreografie di Eugenio Dura, impeccabilmente eseguite dal corpo di ballo. Nulla da rimproverare alle performance canore dei virtuosi interpreti, capaci di non confondersi neppure nell’esecuzione contemporanea in coppia di due testi differenti. Qualcosa da biasimare ai compositori le cui musiche a tratti ricordano quelle di Notre-Dame de Paris, sarà forse per la presenza in scena di Vittorio Matteucci, Nini e Marconi, già interpeti del musical di Cocciante. Nel complesso uno spettacolo piacevole, il cui genere possiede la già grande difficoltà di incrociarne in sé altri due, che ha il grande pregio di essersi avvalso di un cast giovane (dai compositori, agli attori, al coreografo, alla costumista), a conferma del fatto che l’Italia pullula di giovani talenti che non hanno ancora un adeguato riconoscimento.

I Gemelli Leggendari
Di: Simone Martino ed Ermanno Sebastiano
Regia: Marco Simeoli
Con: Luca Ward,Vittorio Matteucci, Oscar Nini, Luca Marconi, Sharon Alessandri, Leonardo Di Minno, Paolo Gatti, Angelo Del Vecchio
Coreografie: Eugenio Dura
23 giugno ore 21,45 per la rassegna All’Ombra del Colosseo
4 agosto anfiteatro di Ferento (VT),
11 e 12 agosto anfiteatri di Villa Adele di Anzio
dal 5 al 7 ottobre Gran Teatro di Roma

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