Roman Polanski: A Film Memoir
Luci e ombre di un regista che ha fatto grande il cinema
Presentato fuori concorso al 65° Festival di Cannes, arriva nelle sale Roman Polanski: A Film Memoir, un lungo e ricco documentario diretto da Laurent Bouzereau che racconta la vita privata e professionale di uno dei più grandi registi contemporanei. Una vita vissuta con il piede sull’acceleratore, costellata da grandi successi e da rovinose cadute. Il dolce sapore della vittoria e l’amaro gusto della prigione. E poi gli scandali, la prematura vedovanza, le calunnie e le insinuazioni: una vita straordinaria, vissuta al massimo, nel bene e nel male, nei suoi chiari e nei suoi scuri che ne hanno fatto, al di là di ogni giudizio soggettivo, un uomo.
La vita di Roman Polanski è stata in bilico fin dalla più tenera età: miracolosamente sopravvissuto a un’infanzia passata nei ghetti di Varsavia, ha visto strapparsi la famiglia dalle SS tedesche. Un bambino che ha patito la fame e che non potendo andare a scuola, imparava a leggere attraverso i sottotitoli dei film che lui guardava incantato, senza mai lontanamente poter solo pensare che un giorno sarebbe stato egli stesso a crearne. Poi un giovane uomo alle prese con i suoi primi studi in Accademia e i primi corti. L’arrivo della notorietà, dei successi più grandi, coinciderà con un’altra, beffarda disgrazia, come se il destino volesse riprendersi ciò che gli era stato dato: l’assassinio brutale, da parte di un gruppo di fanatici, di sua moglie e del figlio in arrivo. Ogni genio ha la sua parte sregolata, e quella di Polanski coincide con la violenza sessuale ai danni di una tredicenne. Una vicenda controversa, di cui il regista si è dichiarato colpevole e ne ha accettato l’esilio dall’America. Ma la persecuzione giudiziaria non si è conclusa qui, né è mai terminato il folle calderone mediatico. A distanza di 32 anni, esattamente il 26 settembre 2009 all’aeroporto di Zurigo con un mandato di cattura internazionale il regista è finito in prigione. Dietro il pagamento di una salatissima cauzione, il regista ottiene i domiciliari, che sconterà nel suo chalet a Gstaad.
Un racconto, nella sua semplicità, molto coinvolgente e dinamico, a volte commovente, altre divertente. Ma è soprattutto conferma di quanto quel mondo che sembra lontano anni luce dal nostro, sia invece così inesorabilmente “gemello”. E l’uomo che vi abita è un essere umano come tutti noi, con le sue croci e le sue colpe da portare come fardello. E come tutti è stato in grado di rialzarsi e andare avanti. Raccontandole.
Roman Polanski: A Film Memoir
Regia: Laurent Bouzereau
Durata: 94′
Produzione: USA, 2011
Distribuzione italiana: 18 maggio 2012