Quello che fa di un’azienda un’azienda di successo è il fatturato c’è poco da girarci attorno. Chi vende ha successo, chi non vende fallisce, e non è una cosa scontata. Molti imprenditori sembrano davvero giocare una partita contro se stessi e i propri interessi, rinunciando a priori a delle opportunità e perseverando in campagne di marketing obsolete per il tipo di prodotto che vendono e, soprattutto, rispetto al momento economico che stiamo attraversando. Certo, molti di loro danno la colpa alla crisi, non alla mancanza di informazioni e alla voglia di adeguarsi a un cambiamento ormai in atto.
Trovare nuovi clienti è l’obiettivo
Uno degli errori fondamentali che si commette sempre è quello di credere che l’unico obiettivo sia quello di vendere. Bene, vendere è il risultato che si deve ottenere, ma l’obiettivo è quello di trovare nuovi clienti, e questi non si trovano certo al supermercato nella corsia delle offerte. I nuovi clienti, soprattutto quando si tratta di business online, vanno cercati, ed è questo il motivo principale per cui a una strategia di posizionamento organico, efficace da sola fino a qualche tempo fa, oggi bisogna abbinare anche delle strategie di ricerca attiva, come la lead generation. Questo tipo di attività, infatti, consente fin da subito di avere sempre nuovi contatti, contatti che, se ben utilizzati nel giro di poco tempo diverranno clienti.
Lead generation, e hai sempre nuovi contatti utili
Fino a qualche tempo fa si pensava che per vendere fosse importante posizionare il sito sui motori di ricerca e attendere che chi aveva interesse ci cliccasse. Questo è in parte ancora valido, ma significa che per vedere le prime vendite bisognerà attendere le calende greche nella migliore delle ipotesi. Grazie alle attività di lead generation invece di aspettare che i potenziali clienti finiscano sul nostro sito, ce li andiamo a prendere. Come? Ci sono diverse attività di lead. Una delle più utilizzate è la landing page sui cui letteralmente si atterra dopo aver visto un annuncio di interesse. L’utente interessato lascia i suoi dati e se tutto procede bene effettua in breve tempo un acquisto.
Ci sono poi i casi più “difficili”, quelli in cui, per esempio, un contatto che sta per diventare cliente, all’ultimo minuto abbandona il carrello. In questo caso è il remarketing che ci viene in soccorso, vale a dire che la merce che il potenziale cliente aveva intenzione di acquistare, gli viene riproposta con un banner su siti terzi, ridestando in lui l’interesse e magari alettandolo anche con uno sconto. Ecco che il contatto torna sul sito e acquista.
In questo modo, assieme alle altre attività, come il blogging, e-mail marketing, comparatori di prezzi, si arriva al risultato, che è la vendita, senza mai restare senza un bacino di contatti utili praticamente inesauribile.