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Saturday 23 November 2024
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Tre Palazzi storici di Napoli

Napoli, la ‘bella Napoli’, città calorosa e protagonista del sud Italia, per i suoi colori, i profumi e le tradizioni, vanta un vasto patrimonio storico e artistico oltre che alla bellezza concessale dalla posizione geografica. Il capoluogo campano è una delle principali mete turistiche, dal punto di vista culinario a quello musicale, ma Napoli è tanto famosa per il suo centro storico, ancora oggi impregnato di storia. Se siete di passaggio in questa città e apprezzate i monumenti datati che possano comunicarvi qualcosa, eccovi tre palazzi storici da visitare.

 

Palazzo Reale

 

Il palazzo si erge in piazza del Plebiscito, in pieno centro storico napoletano. Questa struttura dallo stile barocco e neoclassico è stata edificata nel 1858 dagli architetti Domenico Fontana e Gaetano Genovese con l’ausilio di almeno altri sette esperti. Divenne da subito il fulcro del potere meridionale per più di tre secoli e ancora oggi è identificato come la porta conducente al mare. Bello e maestoso, costituito da porticati, cortili e giardini ove un tempo risiedeva la corte. L’ingresso è caratterizzato da ‘lo scalone d’onore’. Composto da più di trenta sale, oggi gli spazi riservati sono stati adibiti a museo, casa di arazzi, dipinti, arredi, marmi, orologi e sculture. Altre aree del palazzo oggi sono dedicate alla cultura: Biblioteca Nazionale e Teatro San Carlo. Benché sia un edificio storico, ancora oggi è la rappresentazione monumentale più imponente della città. Gli spazi aperti si dividono in tre giardini (Romantico, Italia, Pensile) e tre cortili (D’onore, Delle carrozze e Del Belvedere).La struttura, per il pubblico, è scissa dai giardini. Per visitare entrambe dovrete acquistare due biglietti al costo rispettivo di 6 e 5 euro. I biglietti ridotti, invece, 2 e 3 euro. Aperto tutti i giorni, eccetto il mercoledì, dalle ore 9 alle 20. Il percorso sarà legato ad una guida.

 

Palazzo Saluzzo di Corigliano

 

La storia di questo palazzo ebbe inizio nel 1596 quando il Duca Di Vietri acquistò delle vecchie strutture, nell’attuale piazza San Domenico, alle quali fece apporre delle modifiche incaricando un architetto. Quasi un secolo dopo la struttura divenne proprietà della famiglia Carafa che apportò ulteriori modifiche. Nel 1733 l’attuale palazzo stile rococò, divenne proprietà del Duca Di Cordigliano che fece edificare un altro piano oltre a balconi e ulteriori modifiche. Seguirono negli anni, altri proprietari. L’architetto riconosciuto è Giovanni Francesco Mormando ma il merito delle sculture ornamentali è di Bartolomeo Granucci. L’edificio oggi è sede dell’università ‘L’Orientale’, struttura dedita alla sinologia e alla cultura d’oriente, oltre che allo studio di lingue asiatiche, europee e americane. L’edificio, però, ha mantenuto il suo interno, conservando dettagli, angoli, cornicioni ed affreschi, i quali devono essere assolutamente visti.

 

Palazzo Trabucco

 

Struttura di genere monumentale, si erge in via Liborio, in pieno centro antico, per cinque piani, di fianco ad un altro palazzo storico (Mastelloni).Famoso per la sua facciata in piperno, come gran parte dei palazzi del capoluogo campano, risalenti allo stesso periodo, è stato costruito in stile Barocco e a tratti rococò, in epoca settecentesca. Costruita dall’architetto Nicola Tagliacozzi Canale ma di proprietà del Conte Tommaso Trabucco. Anch’esso caratterizzato da una imponente rampa di scale, da scorgere tra archi di non indifferente bellezza e cortili. Una delle caratteristiche rilevanti del palazzo sono proprio gli archi. Nel 1733 è stata ristrutturata, a seguito di un terremoto, tra le modifiche apportate è di rilievo la rosta, sostituita con foglie e riccioli.

Indipendentemente dai tre palazzi storici posti in evidenza, Napoli è padrona di molti altri edifici simili. Se siete della zona e non avete mai approfondito la vostra cultura, passateci per delle gite domenicali. Se, invece, siete in vacanza in questo splendido luogo, sostate il più possibile perché c’è davvero tanto da scoprire e vedere anche gratuitamente.